rotate-mobile
Cronaca Riviera Nord

Fuochi Festa Sant'Andrea 2013, parlano i Di Giacomo: "Basta strumentalizzazioni"

Non si placano le polemiche dopo la decisione di effettuare comunque i fuochi d'artificio che chiudono la Festa di Sant'Andrea. Sull'argomento è intervenuta anche la famiglia Di Giacomo

Le polemiche non si "spengono" (è proprio il caso di dirlo) dopo la discutibile decisione di effettuare comunque i tradizionali fuochi d'artificio che chiudono le celebrazioni in onore di Sant'Andrea, nonostante la recentissima scomparsa di quattro persone appartenenti alla famiglia Di Giacomo.

Quella stessa famiglia che per anni si è occupata di curare lo spettacolo finale dei "botti" sul mare, affidati quest'anno a una ditta marchigiana. Ieri sera all'Arena del Mare c'era un'atmosfera surreale: prima degli spari è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime, con l'esecuzione del "Silenzio" alla tromba presto sovrastato dagli applausi dei presenti.

"The show must go on", si dice in casi del genere; eppure sono davvero in molti a sostenere che il clou della Festa andasse, almeno per quest'anno, annullato. Nell'occhio del ciclone sono finiti soprattutto il Comune di Pescara, per non aver emanato un'ordinanza di lutto cittadino che poteva bandire i fuochi d'artificio in segno di rispetto verso le vittime, e la marineria.

Se da una parte è vero che quest'ultima ha tanto atteso tale momento dopo le vicissitudini legate al mancato dragaggio e all'impossibilità di svolgere serenamente il proprio lavoro, dall'altra è altrettanto innegabile che in più occasioni ha chiesto sostegno e solidarietà verso la sua situazione. Quella solidarietà che però, ieri sera, secondo le critiche non sarebbe stata dimostrata a chi invece la meritava, cioè quattro morti sul lavoro.

La famiglia Di Giacomo ha fatto sapere di non accettare "strumentalizzazioni" in merito allo spettacolo tenutosi ieri sera; i fuochi pirotecnici, infatti, sono stati "dedicati" ai Di Giacomo, ma i parenti delle quattro persone decedute nell'esplosione hanno affermato che "questa dedica ha il sapore di una strumentalizzazione. Non è un onore per noi che venga utilizzato il nostro nome per pubblicizzare l'appuntamento, e l'onore dei Di Giacomo è comunque indiscusso". Nessuna critica alla scelta di effettuare ugualmente gli spari: "Ognuno è libero di scegliere. Si poteva decidere di non sparare, e l'avremmo apprezzato. Ma - concludono amaramente - va bene così".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fuochi Festa Sant'Andrea 2013, parlano i Di Giacomo: "Basta strumentalizzazioni"

IlPescara è in caricamento