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Cronaca

Fosso Grande, ancora degrado a 5 mesi dall'alluvione

Il consigliere comunale PD Antonio Blasioli interviene in merito alle condizioni di Fosso Grande, a cinque mesi dall'alluvione che causò danni ed allagamenti al pescarese. Abbandonata anche la pista ciclabile

Il consigliere comunale PD Blasioli, interviene in merito alle condizioni di Fosso Grande, a cinque mesi dall'alluvione che causà danni nella zona dell'ospedale e a Villa Raspa.

"Quei danni non trovarono causa solo nell’esondazione del fiume, ma anche nel mancato funzionamento del fosso Grande, un fosso che raccoglie le acque di Montesilvano colle e Spoltore e arriva al fiume Pescara segnando proprio il confine del territorio di Pescara e Spoltore.
Quel fosso non funzionò e non funzionò proprio perché non manutenuto. L’acqua non arrivò al fiume a causa di notevoli ostruzioni causate da quintali di materiale di risulta che ostruirono il passaggio delle acque.
Dalle foto si può vedere come oggi, 2 maggio 2014, quando sono trascorsi 4 mesi da quell’alluvione, il Fosso Grande non è stato minimamente pulito e, anzi, gli enti, Comune e Provincia, si rimpallano la competenza a vicenda, mentre chi ha subito quei danni ora potrebbe subire anche la beffa in caso di nuove piogge torrenziali.
Il Fosso non è assolutamente manutenuto.  Vi si trovano dentro sterpaglie, canne, alberi caduti ma anche televisioni, frigoriferi, amianto e motorini abbandonati.
" dichiara Blasioli che ha scritto anche una foto al Corpo Forestale, per chiedere un intervento immediato valutando anche la legittimità delle costruzioni realizzate a pochissimi metri di distanza.

Fosso Grande Blasioli

"E pensare che sei anni fa l’Amministrazione comunale aveva iniziato a realizzare una pista ciclabile lungo il Fosso che fosse di sfogo per la ciclabilità di via Prati, in un percorso naturalistico. Da allora quella pista ciclabile è completamente abbandonata. Alcune panchine sono state rubate, i cestini divelti e completamente soffocati dalla vegetazione e i mattoncini su cui si svolgeva il percorso completamente dissestati." prosegue Blasioli che pensa ad un intervento della Corte dei Conti.

"Quel che è peggio è inoltre la lentezza con cui il Comune di Pescara corre ai ripari. Dopo quella dolorosa alluvione era stato programmato un intervento per l’ampliamento della condotta delle acque bianche in via del Circuito, una condotta che avrebbe dovuto reggere la mole d’acqua che arriva in zona ma i lavori, che dovevano partire a dicembre, sono ancora in alto mare a testimonianza di una Amministrazione che alle opere necessarie ed urgenti preferisce le fontane artistiche." conclude Blasioli.

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