rotate-mobile
Cronaca

La Fondazione Genti d’Abruzzo mette in mora il Comune

Allarme del consigliere di amministrazione della fondazione che gestisce il Museo, Di Pino. Replica il presidente della Commissione Cultura, Longhi: "Atto gravissimo"

“Il Museo Genti d’Abruzzo sta vivendo un momento di grande difficolta’ a causa dei mancati versamenti da parte dell’attuale amministrazione comunale di Pescara”.

E’ l’allarme lanciato dal consigliere di amministrazione della fondazione che gestisce il Museo, Salvatore Di Pino. “Il museo - spiega Di Pino - vive anche e soprattutto grazie a un contributo di circa 201mila euro del Comune di Pescara, previsto nel 2009 nella convenzione tra la Fondazione e il Comune stesso sulla base di una delibera votata in precedenza dal consiglio comunale”.

Di Pino evidenzia che “l’eliminazione o la riduzione del trasferimento di fondi dal Comune oltre che ingiustificata metterebbe in seria difficolta’ la struttura o, comunque, determinerebbe l’impossibilita’ di svolgere i servizi di cui ha finora beneficiato la cittadinanza”.

Il componente del Cda fa notare che “l’attuale amministrazione comunale ad oggi ha versato solo una minima parte (50mila euro su un totale di 201mila) considerando questa erogazione un contributo ‘una tantum’ e disconoscendo, invece, l’impegno contrattuale siglato nel 2009. A questo proposito il Cda ha acquisto un parere legale che conferma in modo chiaro l’obbligo dell’ente comunale nei confronti della Fondazione con la possibilita’ di richiedere in giudizio tale adempimento. Intendo battermi insieme agli altri componenti del Cda per evitare che la collettivita’ pescarese subisca la chiusura del Museo”.

LA REPLICA DI LONGHI - “Di Pino informa di un fatto gia’ noto all’Amministrazione comunale. La decisione del Cda di chiedere la messa in mora del Comune, in quanto inadempiente al rispetto della convenzione in vigore tra le istituzioni dal 2009, e’ un atto gravissimo, ancor piu’ perche’ proviene da un Cda in regime di proroga e perche’ e’ stata votata anche da un consigliere comunale in carica (Carlo Masci), rappresentante del Comune all’interno del Consiglio”. Replica così il presidente della Commissione consiliare Cultura e Turismo, Emilio Longhi.

“In virtu’ della convenzione a cui si riferisce Di Pino – afferma Longhi – il Comune, oltre ai 201.000 euro annui, paga le spese delle utenze di acqua luce e gas (circa 30.000 euro) e fornisce in comodato d’uso i locali delle caserme e del bagno penale borbonico. Quest’anno, a causa dei tagli statali e per rispettare le procedure previste dalla procedura di riequilibrio finanziario che prevedono un taglio dei contributi comunale del 25%, si e’ dovuto procedere alla diminuzione della contribuzione stabilita in convenzione. Parliamo di diminuzioni concordate con i vertici di queste istituzioni, anche con la Fondazione Genti d’Abruzzo, in cui gran parte del bilancio viene utilizzato per spese di personale”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Fondazione Genti d’Abruzzo mette in mora il Comune

IlPescara è in caricamento