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Cronaca

Filovia: il WWF teme l'incompiuta e chiama in causa il Ministero

Il WWF torna sul caso della Filovia di Pescara, dopo la sospensione dei lavori: "Intervengano Ministero delle Infrastrutture e Assessorato ai Trasporti della Regione Abruzzo per evitare l'ennesima incompiuta"

Il WWF lancia un appello al Ministero delle Infrastrutture e all'Assessorato ai Trasporti della Regione Abruzzo  e al Ministero delle Infrastrutture affinchè esercitino pienamente il loro ruolo di controllo, sorveglianza e indirizzo al fine di evitare un inutile scontro sul progetto della Filovia di Pescara. Sarà infatti la GTM a decidere e per questo, dichiarano gli ambientalisti, "si rischia l'incompiuta".

La richiesta fatta dal WWF è di un intervento delle autorità in modo che venga cambiato il progetto "con soluzioni più sobrie", senza cioè l'uso di pali, fili e magneti, assicurando mezzi di trasporto adeguati e mitigando gli eventuali danni erariali che con una “guerra” infinita rischiano di essere enormi.

E' importante che intervenga il ministero in quanto Pescara è l'area metropolitana più importante della Regione eppur resta vittima di un progetto realizzato tramite una procedura illegittima. Per gli ambientalisti e per il folto gruppo di cittadini che si schierano dalla loro parte "è assurdo che nessuno intervenga dinanzi ad un progetto scandaloso".

Il WWF annuncia infatti di aver appreso che proprio il Presidente della GTM, Michele Russo vuole ricorrere alla magistratura e continuare la sua battaglia contro chi ha intenzione di bloccare il Progetto. Per gli ambientalisti invece, il lungo percorso legale che si sta intraprendendo, potrebbe essere velocizzato da un'intervento da parte di chi "ha le maggiori responsabilità sull'appalto: Ministero delle Infrastrutture e Assessorato ai Trasporti".

Per il WWF "il confronto con i cittadini è la strada maestra per evitare che la filovia resti tra le incompiute. Il conflitto lo hanno scelto funzionari ed amministratori che per anni hanno deciso sulle teste dei cittadini evitando la procedura di V.I.A. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ora si vuole continuare con la scorciatoia della cosiddetta “V.I.A. in sanatoria” che tanto ricorda l'odioso mondo dei condoni".

Dal verbale infatti si evince che il ricorso della V.I.A. in sanatoria avverrà con l'intervento di un rappresentante della GTM, ma la stessa "via in sanatoria" è esclusa da qualsiasi normativa nazionale.

FILOVIA, RUSSO NON MOLLA E RILANCIA

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