Fiaccolata per le vittime di Rigopiano, parenti e cittadini insieme per non dimenticare
Ieri pomeriggio a Farindola il corteo in omaggio a chi non c'è più. Esposto uno striscione per chiedere al pm Tedeschini di non lasciare l'inchiesta. I familiari delle persone morte nella tragedia del 18 gennaio hanno annunciato l'intenzione di costituirsi in un comitato
Presente anche il vescovo della diocesi Pescara-Penne, Monsignor Tommaso Valentinetti: "Ho accolto con grande favore l'invito per stare con i parenti delle vittime e al fianco di questa comunità. Mi sembrava doveroso essere oggi qui per vivere un momento di fede e speranza, per rimettersi nelle mani di Dio, per chiedere forza e coraggio sapendo che, purtroppo, la natura ha le sue leggi. Dobbiamo avere la forza di avere una fede capace di superare le prove e la morte è la prova suprema e più difficile che l'uomo deve affrontare".
Tra i parenti delle vittime c'era inoltre Massimiliano Giancaterino, ex sindaco di Farindola e fratello di Alessandro, cameriere dell'albergo: "A due mesi da quello che è accaduto, il dolore è ancora grande. La realtà - ha detto - è che 29 persone sono scomparse in quel posto. Persone che avevano fatto sacrifici e facevano sacrifici quotidiani per lavorare con impegno e generosità. Quello che è accaduto a Rigopiano credo che, anche per il numero delle vittime, può essere paragonato alla tragedia della Costa Concordia".