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Cronaca

Ferragosto di controlli per i Nas: carenze igienico sanitarie e strutturali in una residenza per anziani [VIDEO]

Cinque le realtà controllate su tutto il territorio regionale: in quella della provincia di Pescara diverse le criticità rilevate, ma peggio è andata in provincia di Chieti e Teramo

Carenze igienico sanitarie e dei requisiti strutturali in una residenza per anziani della provincia di Pescara. E' quanto risultato dai controlli fatti dai carabinieri Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Pescara nel periodo di ferragosto che, sul territorio regionale, di strutture ne hanno controllate complessivamente cinque.

Le stesse problematiche riscontrate nella casa di riposo della nostra provincia sono state rilevate in altre due della provincia dell'Aquila, mentre situazioni più gravi sono emerse nel chietino e nel teramano. Nelle due strutture controllate infatti, sarebbero infatti state trovati dai Nas una decina di ospiti non autosufficienti assistiti in modo inadeguato. Per questo è stato richiesto l'intervento delle Aziende sanitarie locali competenti al fine di valutare i pazienti e la loro adeguata assistenza.

L'attività portata avanti in Abruzzo rientra in quella promossa dai Nas d'intesa con il ministero della salute a livello nazionale in occasione del periodo festivo. La campagna è stata pianificata al fine di verificare il rispetto dei livelli di assistenza e di cura in un periodo caratterizzato da un aumento della domanda di ospitalità contrapposta ad una riduzione degli operatori dovuta alla fruizione di ferie e riposi lavorativi. Complessivamente le strutture controllate sono state 351 tra residenze assistenziali assistite (rsa), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia: 70 quelle risultate irregolari, pari al 20 per cento degli obiettivi controllati, contestando 127 sanzioni penali e amministrative, per oltre 40 mila euro.

Tra le violazioni più ricorrenti sono state rilevate carenze strutturali ed organizzative delle strutture come la presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti e situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero ridotto di operatori per turno di servizio, in alcuni casi privi di adeguata qualifica e professionalità. Tra i casi più rilevanti quello che ha portato al deferimento all'autorità giudiziaria dei Nas di Udine secondo cui un'operatrice avrebbe cagionato lesioni ad una 91enne cadendole addosso mentre la accudiva perché in stato di alterazione psico-fisica in cui si trovava a causa, sembrerebbe, all’abuso di sostanze alcoliche assunte dalla stessa. Ulteriori inosservanze hanno interessato la normativa antiinfortunistica e di prevenzione degli incendi. Proprio in relazione alla mancata predisposizione delle misure antincendio, nel corso della campagna di controllo sono state contestate complessivamente 12 sanzioni penali ad altrettanti strutture.

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