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Cronaca

Fausto Filippone: secondo gli psichiatri era adatto ad avere il porto d'armi

L'uomo aveva avviato l'iter per chiedere il porto d'armi, ed aveva anche superato la visita psichiatrica per l'idoneità a tenere un'arma a fini sportivi, ma non aveva mai inoltrato la richiesta alla Questura

Fausto Filippone era idoneo a possedere un'arma. E' quanto aveva stabilito la visita psichiatrica a cui si era sottoposto il manager della Brioni il 15 maggio scorso, dunque pochissimi giorni prima del dramma che si è consumato domenica 20 maggio quando ha ucciso la moglie e la figlia e poi si è lanciato dal cavalcavia Alento a Francavilla.

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Filippone aveva insolitamente avviato l'iter per ottenere il porto d'armi, considerando che non era mai stato un appassionato del settore. Inizialmente era stato il suo medico curante a compliare il primo certificato medico per l'idoneità, che gli è servito per accedere alla visita psichiatrica.

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L'uomo però non aveva ancora inoltrato la domanda ufficiale alla Questura, e dunque i tempi previsti erano lunghi, ed aveva anche in programma una prima visita al poligono di tiro di Pescara, fissata proprio per domenica 20 maggio in via Maestri del Lavoro. Appuntamento al quale non si è mai presentato comunicando la cancellazione dell'appuntamento ai gestori del poligono. Resta da capire se la questione dell'arma fosse collegata in qualche modo a quanto successo in quelle terribili ore di domenica, quando ha sterminato la sua famiglia per poi decidere di morire dopo 7 ore e mezza di trattative sul cavalcavia.

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