A un anno dallo sgombero da piazza Italia ancora senza casa la famiglia di Alanno [FOTO]
Sono passati 12 mesi dal settembre del 2017 quando venne fatta sgomberare da davanti al Comune di Pescara dove si era accampata con le tende, ora vivono senza luce e senza gas in uno scantinato: «Rivogliamo la nostra casa»
Lo scorso anno, per ben 4 mesi, sono stati accampati in piazza Italia a Pescara, proprio di fronte a Comune, Provincia e sede della Prefettura perché erano rimasti senza la loro casa di Alanno, lesionati a causa di un canale d'acqua comunale ed erano intenzionati a farsi ricevere dal Prefetto.
Poi nel mese di settembre del 2017, dove aver vissuto 120 giorni in condizioni davvero precarie, vennero fatti sgomberare.
Oggi, a distanza di 12 mesi, la famiglia di Alessandra, Francesco e i loro 3 figli, è ancora senza una casa. Sono costretti a vivere in un locale uso ufficio/cantina al piano di un palazzo di viale Pepe a Pescara senza elettricità e senza gas, in una condizione ai limiti del vivibile.
A nulla sono valse le richieste per poter ottenere un alloggio popolare nel capoluogo adriatico tramite la mobilità intercomunale. Tirano avanti contando solo su impieghi saltuari e sullo stipendio della figlia di 22 anni. Ma non possono nemmeno farsi una doccia, non avendo l'acqua calda. Per questa situazione di disagio il figlio minorenne di 16 anni vive a casa dei nonni.
Adesso pretendono che gli venga ridata la casa di loro proprietà dalla quale sono dovuti andare via a causa dell'inagibilità in seguito a una lesione strutturale che sarebbe stata provocata da un canale d'acqua del Comune di Alanno. La questione è al vaglio del tribunale che tornerà a occuparsi della vicenda il prossimo 8 ottobre. Francesco e Alessandra hanno impugnato la perizia eseguita dal Ctu ritenendola falsa.
«Per eseguire la perizia», dichiarano i coniugi, «hanno anche rotto le tubazioni dell'acqua potabile e la fogna senza che fossero ripristinate. Dove siamo ora per problemi con il proprietario ci è stata staccata la corrente elettrica e il gas e ci è hanno tolto anche la chiave, quindi è come se fossimo in una prigione. Noi pretendiamo di riavere la nostra casa di proprietà di Alanno che ci è stata ingiustamente sottratta».