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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dichiara in tribunale false vincite per aiutare un pregiudicato a eludere il sequestro dei beni: arrestato

A finire in manette un 35enne pescarese che ha dichiarato il falso, producendo documenti contraffatti, per dare una mano ad un pregiudicato di etnia rom per il sequestro di beni

Ha dichiarato il falso e prodotto false attestazioni in tribunale per dare una mano ad un pregiudicato pescarese destinatario di un sequestro di beni da parte delle forze dell'ordine e della magistratura. Per questo un 35enne pescarese, L.C., già noto alle forze dell'ordine è stato arrestato su disposizione del tribunale dell'Aquila.

L'uomo, davanti ai giudici aquilani, ha infatti prodotto false documentazioni relative ad una presunta vincita, inesistente, che A.C. 57enne pescarese avrebbe ottenuto giocando nel suo punto scommesse. L'obiettivo era eludere il sequestro di beni disposto dal tribunale nei confronti dell'imputato appartenente ad una famiglia rom di Pescara, al quale la magistratura ha contestato la proprietà di beni e denaro accumulati grazie ad attività illecite in particolare lo spaccio di stupefacenti.

Il tribunale aveva accolto la richiesta formulata dal questore di Pescara applicando all'uomo ed alla sua famiglia il sequestro di un un immobile in via Aterno, tre autovetture e la somma di 115 mila euro. Il 35enne però ha dichiarato che A.C. aveva ottenuto parte di quel denaro, circa 40 mila euro,  con delle vincite al gioco fra il 2009 e 2011 nel centro scommesse Snai di Francavilla di cui era responsabile. Per questo, aveva prodotto anche della documentazione poi risultata falsa e contraffatta per dimostrare che lui stesso aveva riscosso le somme delle vincite per conto del 57enne che in quel momento non disponeva di un conto corrente.

La procura dell'Aquila però aveva disposto indagini ed accertamenti da parte della squadra mobile di Pescara per verificare la veridicità delle dichiarazioni presentate da L.C., scoprendo che il 35enne era solo un cliente abituale del centro scommesse, ed aveva collaborato solo per un breve periodo con la Snai quando aveva aperto un suo centro scommesse, in un periodo diverso da quello dichiarato per le vincite del 57enne. Per falsificare la documentazione, si era fatto dare dei moduli dall'ignaro titolare di un'agenzia di scommesse di Pescara. Ora il 35enne si trova in carcere.


 

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