Blocca donna nella sua auto (presa a pugni) in centro e le chiede soldi per farla uscire, arrestato per estorsione
A essere arrestato dagli agenti della Squadra Volante e accompagnato nel carcere di Vasto a disposizione dell'autorità giudiziaria è stato J.P, 45 anni nato a Parigi
Un uomo è stato tratto in arresto a Pescara dalla polizia con l'accusa di estorsione ai danni di una donna ieri pomeriggio, mercoledì 9 settembre.
A essere arrestato dagli agenti della Squadra Volante e accompagnato nel carcere di Vasto a disposizione dell'autorità giudiziaria è stato J.P, 45 anni nato a Parigi.
Al 45enne, già noto alle forze dell'ordine per delitti contro la persona ed il patrimonio e da poco scarcerato dopo alcuni anni di detenzione, attualmente in Italia senza fissa dimora, è stata applicata, all'esito del giudizio direttissimo, la misura cautelare della custodia in carcere dal Gip del tribunale.
I poliziotti l'hanno arrestato in flagranza di reato, martedì sera per tentata estorsione ai danni di una donna. Alle ore 20:40 alcuni passanti hanno contattato il 113 in quanto una donna era stata bloccata all’interno della propria autovettura nel parcheggio antistante il Bingo di via Michelangelo, da un uomo che le impediva di scendere. Giunti nel giro di pochi minuti sul posto i poliziotti hanno sorpreso l’uomo mentre era ancora fisicamente appoggiato tra il cofano dell’auto e lo sportello anteriore sinistro, di fatto impedendo alla donna di poter scendere. Alla vista degli agenti il 45enne ha provato a fuggire ma è stato bloccato dagli agenti dopo aver tentato energicamente di divincolarsi. La ricostruzione dei fatti e l’immediata attività di polizia giudiziaria della Squadra Volante ha consentito di accertare come la donna, appena giunta con la propria auto nel parcheggio fosse stata avvicinata dall’uomo, il quale sostenendo che il parcheggio fosse suo le ha chiesto in modo aggressivo dei soldi, in caso contrario le avrebbe rubato la macchina. Al diniego della donna il soggetto ha iniziato a colpire l’auto con dei pugni impedendole di uscire se prima non lo avesse pagato. Il J.P. è stato pertanto tratto in arresto in flagranza di reato dovendo rispondere per il tentativo di estorsione e di resistenza a pubblico ufficiale.
