Dragaggio, D'Alfonso e Mascia ascoltano i pescatori | Il motopontone avvia gli scavi
Oltre alle istituzioni locali ed alle autorità cittadine sull'asse attrezzato, ai piedi della rampa del Comune dove si sono barricati i pescatori, è arrivato anche l'ex sindaco Luciano D'Alfonso. Primi scavi del motopontone Fioravanti
AGGIORNAMENTO ORE 20 Raggiunto un accordo fra la marineria ed il Presidente Chiodi in merito allo stanzimento di 650 mila euro per gli indennizzi per il fermo pesca straordinario di marzo ed aprile, con l'impegno di ottenere dall'INPS i 700 mila euro per la cassa integrazione che verranno stornati dai 3 milioni stanziati dal Decreto Sviluppo.
I pescatori hanno così rimosso il blocco sulla rampa dell'asse attrezzato.
AGGIORNAMENTO ore 15 Faccia a faccia dei pescatori con il Presidente Chiodi, per chiedere risposte in merito alla questione del dragaggio del porto e degli indennizzi per il 2013. Intanto sull'asse attrezzato la protesta prosegue e non solo: i pescatori ed armatori sono arrivati anche in Comune, all'interno della sala del Consiglio Comunale dove la seduta non si è tenuta per mancanza di numero legale.
Verranno chiesti circa 600mila/700mila euro dalla Regione Abruzzo per gli indennizzi non ricevuti per gli ultimi 3 mesi del 2012.
C'è anche Luciano D'Alfonso ai piedi della rampa dell'asse attrezzato dove si sono barricati i pescatori che protestano contro il mancato dragaggio e chiedono certezze sui fondi di cassa integrazione per il 2013.
Oltre all'ex sindaco, presenti Mascia e il presidente della Provincia Testa. Il sindaco ha telefonato al senatore Quagliariello chedendo spiegazioni. Ora si attendono notizie dal Ministro Passera e dall'Inps. I pescatori temono di rimanere scoperti se il dragaggio non verrà completato in tempi rapidi, chiedendo di non partecipare al fermo biologico, una procedura che rischia di paralizzare nuovamente tutto.
Blocchi potrebbero arrivare anche alla stazione ferroviaria. Mascia ha sottolineato come la questione dragaggio sia ormai legata a scelte e decisioni del Governo centrale.
(foto Michele Raho)