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Cronaca

Donna morta nel tunnel della stazione, un testimone: "Vista con uno degli indagati"

Il testimone ascoltato oggi ha riconosciuto i due indagati per l'omicidio di Anna Carlini vedendo le fotografie

Prosegue al tribunale di Pescara l'inchiesta relativa alla morte di Anna Carlini, la 33enne ritrovata morta il 30 agosto del 2017 nel tunnel della stazione centrale nel quale sono in corso i lavori per la realizzazione del mercatino etnico.
Questa mattina, mercoledì 14 novembre, si è tenuto, davanti al Gip (giudice per le indagini preliminari) Nicola Colantonio, l'incidente probatorio richiesto dal pm (pubblico ministero) Rosangela Di Stefano temendo che i testimoni possano essere irreperibili quando si terrà il dibattimento.

I reati che vengono ipotizzati dalla Procura, dopo che è emerso come la 33enne affetta da problemi psichici non fosse morta per cause naturali, sono violenza sessuale, omicidio e abbandono di persona incapace. Indagati due uomini di nazionalità rumena che al momento non sono rintracciabili. 

Dalle indagini è emerso come Anna sia morta dopo essere stata violentata e uccisa da un cocktail di farmaci e alcol. 

Il testimone ascoltato oggi ha riconosciuto i due indagati vedendo le fotografie e ha riferito che qualche ora dopo essere stato convocato dalla polizia, insieme ad altre persone, un'altra persona gli aveva detto che uno dei due indagati aveva abusato sessualmente della donna. Il testimone ha sostenuto di non avere assistito allo stupro e di avere visto la vittima ferma, fuori dalla stazione, mentre fumava una sigaretta, intorno alle 18-19 di quel giorno. Ha poi aggiunto di avere visto uno dei due indagati portare all'interno del tunnel la donna e di essersi accorto che la giovane non stava bene.

Il teste ha poi raccontato che a quel punto sarebbe andato via e avrebbe rivisto la 33enne solo intorno alle due di notte, quando la violenza era già avvenuta.
La prossima udienza è fissata per il 13 dicembre.

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