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Cronaca Collecorvino

Donna del Pescarese arrestata per una rapina da 100 mila euro a Lanciano, era latitante da un mese

La 52enne era infatti ritenuta complice della rapina messa a segno nella gioielleria "Carabba" di piazza Plebiscito a Lanciano lo scorso 11 dicembre

È stato l'amore per il suo fidanzato a incastrare Marinella Tatoni, donna di 52 anni del Pescarese che risultava latitante da un mese.
La 52enne era infatti ritenuta complice della rapina messa a segno nella gioielleria "Carabba" di piazza Plebiscito a Lanciano lo scorso 11 dicembre.

Il colpo aveva fruttato un bottino di ben 100 mila euro in gioielli di vario genere.

A condurre le indagini sono stati i carabinieri della Compagnia di Lanciano, agli ordini del capitano Vincenzo Orlando, i quali erano riusciti già dalle prime ore successive alla rapina a raccogliere importanti elementi indiziari a carico dei malviventi, sia grazie alle immagini estrapolate da alcune telecamere di attività commerciali collocate nei pressi della gioielleria, sia dallo studio delle celle telefoniche attivate in concomitanza dell’orario della rapina.

Le indagini dei militari dell'Arma avevano portato all’arresto, lo scorso 10 gennaio, di Elix Lazzari in esecuzione di specifica ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Lanciano Massimo Canosa. Identico provvedimento restrittivo era stato emesso per la Tatoni in virtù dei gravi indizi, precisi e concordanti, raccolti dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia frentana nel corso delle indagini. Ma la 53enne era riuscita a sfuggire alla cattura e si era allontanata dalla propria dimora di Collecorvino facendo perdere le proprie tracce. Sono state necessarie ulteriori ed ininterrotte investigazioni, anche mediante accertamenti tecnici, da parte dei militari dell’Arma, per monitorare gli spostamenti della donna che, inizialmente, era stata localizzata in un quartiere molto popoloso di Roma. Ma proprio nel giorno di San Valentino, l’amore per il suo compagno, recluso in carcere e, di lì a poco, autorizzato a usufruire di alcuni giorni di permesso a casa, l’ha tradita. La donna, infatti, si è spostata a Giulianova, nell’abitazione del suo uomo in procinto di poterlo incontrare, ed è stato proprio lì che i militari dell'Arma, sabato pomeriggio, l’hanno raggiunta e hanno posto fine alla sua latitanza notificandole l’ordine di arresto. Nella circostanza della cattura, la donna è stata trovata anche in possesso di un orologio, del valore di circa mille euro, che è stato riconosciuto appartenere al bottino della rapina e sottoposto a sequestro. La donna quindi, con l’accusa di concorso in rapina aggravata, è stata tradotta in carcere, nello stesso carcere dal quale il suo uomo stava invece uscendo per incontrarla.

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