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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Finge una love story per estorcere denaro a un imprenditore, arrestata

E' finita in manette, con l'accusa di estorsione, una donna di 38 anni di Pescara, incensurata. Per mesi lei e un albanese di 23 anni hanno ricattato un imprenditore 52enne

E' finita in manette, con l'accusa di estorsione, una donna di 38 anni di Pescara, incensurata. Per mesi lei e un albanese di 23 anni, noto alle forze dell'ordine, hanno ricattato a piu' riprese un imprenditore 52enne dell'Alto Sangro facendosi comprare prima un'auto, poi costringendolo a pagare l'affitto di un appartamento di Pescara e, infine, a versare mensilmente somme di denaro pari a 600-700 euro.

Ieri pomeriggio i carabinieri della Stazione di Villa Santa Maria hanno messo fine alla brutta vicenda vissuta dall'uomo arrestando in flagranza di reato, con l'accusa di estorsione continuata in concorso, sia la donna che l'albanese. A far scattare le indagini e' stata la stessa vittima che, sopraffatta dalle continue e vessanti richieste di denaro da parte della coppia, ha deciso di sporgere denuncia per mettere fine al suo incubo.

L'imprenditore ha raccontato ai carabinieri di aver avuto una relazione con la 38enne ma di essersi reso conto, solo in un secondo momento, che la donna, in accordo con il suo compagno albanese, aveva finto la love story per estorcergli del denaro. L'uomo ha spiegato che la donna, dopo averlo ingannato facendosi comprare un'auto e poi costringendolo a intestarsi un contratto d'affitto di un appartamento di Pescara, aveva messo fine alla loro relazione e, da quel momento, aveva iniziando a ricattarlo, con la complicita' dell'albanese, minacciandolo di rendere pubblica la loro storia e di mettere fuoco alla sua azienda familiare se non avesse continuato a pagare l'affitto e a sostenere le spese delle utenze della casa di Pescara ma anche se si fosse rifiutato di versare loro, mensilmente, 600-700 euro.

L'imprenditore, per timore che la sua azienda potesse correre dei rischi, per mesi ha assecondato le richieste dei due malviventi ma poi, stanco delle continue minacce, ha scelto di raccontare tutto agli uomini dell'Arma e sporgere denuncia. Ieri pomeriggio i carabinieri di Villa Santa Maria, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo di Atessa, dopo aver fotocopiato preventivamente le banconote hanno accompagnato l'imprenditore all'ennesimo appuntamento con i suoi aguzzini, fissato nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Fossacesia.

Dopo aver assistito al passaggio di mano del denaro, pari a 600 euro interamente recuperati dai Carabinieri, i militari sono intervenuti bloccando l'uomo e la donna, che sono stati quindi arrestati e, su disposizione dell'autorità giudiziaria frentana, rinchiusi rispettivamente nei carceri di Lanciano e Chieti.

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