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Cronaca

"Donate il sangue": l'appello congiunto di Asl, Fidas e Avis

Aumentano le richieste di sangue ma diminuiscono le donazioni, con il risultato che per l'estate si rischia l'emergenza. Nella provincia di Pescara vengono effettuate annualmente 22mila donazioni da circa 12mila donatori

Aumentano le richieste di sangue ma diminuiscono le donazioni, con il risultato che per l'estate si rischia l'emergenza. Da qui l'appello della Asl di Pescara, Fidas e Avis in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue. Nella provincia del capoluogo adriatico vengono effettuate annualmente 22mila donazioni da circa 12mila donatori. Il punto della situazione e' stato fatto nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti il direttore generale della Asl, Armando Mancini, il direttore sanitario aziendale, Valterio Fortunato, il direttore del Centro trasfusionale della Asl, Patrizia Accorsi, la presidente della Fidas Pescara, Anna Di Carlo, e il direttore sanitario dell'unita' di raccolta Avis Pescara, Aldo Spano'.

"Qui non ci sono problemi - ha detto Mancini - ma non vuol dire che non li avremo. In Italia c'e' un trend particolare che in alcuni casi, come ad Ancona, ha portato alla chiusura delle sale operatorie, anche per interventi di routine, proprio per la mancanza di sangue. Per ora non ci sono problemi e i centri trasfusionali gestiscono le donazioni nel migliore modo possibile, cosi' da evitare picchi. Sul tema, pero', e' necessario sensibilizzare tutti". "L'Abruzzo - ha detto Accorsi - ultimamente e' tra le cinque regioni italiane in carenza. Vuol dire che deve prendere il sangue anche da fuori regione. Il problema e' che le donazioni stanno diminuendo ovunque. Il sangue non serve solo in caso di disastri, quando tutti diventano piu' buoni. Per una sanita' efficiente serve continuita'. Donare e' importante anche per se stessi, in quanto si viene sottoposti a una serie di esami gratuiti, che si ripetono nel tempo, e comunque ogni volta che si va a donare".

Dal canto suo, Di Carlo ha sottolineato che Fidas e' al lavoro per sensibilizzare soprattutto i giovani, anche con attivita' mirate nelle scuole. Serve anche supporto di personale - ha sottolineato - da parte del centro trasfusionale". Tante, d'altronde, sono le iniziative che vengono promosse dalla Fidas nel corso dell'anno.

"C'e' poco ricambio tra i donatori anziani, che non donano piu', e i giovani - ha spiegato Spano' - Il sangue serve molto e serve sempre. Tutti quelli che sono in buona salute possono donare". Fortunato ha ricordato che "la nostra Asl lavora in modo particolare perche' c'e' il centro regionale di Ematologia, con pazienti provenienti da tutte le province ed un grosso consumo di sangue".

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