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Cronaca Bussi sul tirino

Discarica di Bussi, la Procura: "Il Comune di Pescara aveva lanciato l'allarme nel 1972"

Prosegue presso la corte d'Assise di Chieti il processo per la discarica di Bussi in cui è imputata la Montedison, accusata di aver interrato per anni rifiuti tossici. Il Comune di Pescara sapeva già dal 1972

Una tonnellata al giorno di veleni nel fiume Tirino fino agli anni '60, e il Comune di Pescara che sapeva della discarica abusiva di rifiuti tossici già dal 1972.
Sono le nuove rivelazioni che emergono sulla discarica di Bussi, direttamente dal processo in corso presso la Corte D'Assise di Chieti.

A rivelare queste informazioni sono i Pm Mantini e Bellelli che si occupano dell'indagine che vede fra gli indagati i vertici della Montedison, accusati di aver interrato rifiuti tossici per decenni, tanto da creare la più grande discarica abusiva d'Europa.
E proprio sulla questione dei rifiuti interrati è stata mostrata una lettera inviata dall'assessore al comune di Pescara Contratti, ai vertici della Montedison in cui si chiede di rimuovere i rifiuti tossici dal terreno, per evitare inflitrazioni nella falda acquifera.

La lettera risalte al 1972. Un'ulteriore prova di come già si sapesse della presenza dei rifiuti tossici e della loro pericolosità e nonostante questo, la Montedison non è intervenuta.

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