Raid notturno nello stabilimento Trieste: in due fanno irruzione, distruggono tutto e fuggono con i motorini delle consegne [FOTO]
Ripresi dalle videocamere di sicurezza gli autori della devastazione si sarebbero intrattenuti circa 40-45 minuti nel locale. Pesante il bilancio dei danni, ma per il titolare Riccardo Ciferni a stupire è la violenza gratuita del gesto
Fa fatica Riccardo Ciferni a chiamarlo furto perché quello che ha subito è stato un vero e proprio atto vandalico di devastazione. I danni economici ci sono e sono ingenti, ma le due persone riprese dalle telecamere che hanno fatto irruzione nello stabilimento Trieste del lungomare Matteotti non si sono limitati a rubare fondo cassa, i-Pad e persino i due motorini delle consegne, ma nei 40-45 minuti che hanno passato all'interno del locale come emergerebbe dalle immagini, hanno distrutto tutto oltre ad aver banchettato. A stupire dunque è anche la spregiudicatezza con cui hanno compiuto il loro raid dietro cui sembra esserci vera e propria volontà distruttiva che chissà, forse hanno trovato divertente.
“Intorno alle 2.45 – spiega Ciferni – i due hanno forzato la porta sul retro che ha i vetri antisfondamento. Hanno cercato penso di romperli con un attrezzo con la punta di diamante e hanno danneggiato quasi la totalità delle vetrate presenti. Poi hanno preso un altro attrezzo una specie di ariete da sfondamento. Nonostante questo i vetri hanno retto, ma la struttura in metallo no. I danni maggiori sono proprio agli infissi. A quel punto hanno staccato la porta antipanico e sono entrati. Devono anche essersi tagliati – racconta – perché c'era sangue ovunque”.
Una volta dentro i due hanno iniziato la loro opera di devastazione. “Hanno buttato tutto a terra”, spiega ancora il titolare di Trieste. “Hanno spaccato tutto il locale preso il fondo cassa e rubato salumi dopo aver anche mangiato e bevuto. Il danno più grande è stata l'asportazione di uno switch importante e gli i-Pad con due che abbiamo recuperato rotti nel retro del locale. Alla fine hanno preso le chiavi dei motorini con cui facciamo le consegne e se ne sono andati”.
Quello switch di cui parla è lo strumento che permette a tutti gli strumenti tecnologici della pizzeria di collegarsi e certamente il danno economico c'è ed è importante, ma Ciferni ribadisce come ciò che lascia senza parole e il modo in cui quello che definisce come un vero e proprio atto vandalico si è consumato. “Ho subito altri furti, ma una cosa del genere non mi era mai successa. Sono dei balordi”.
Ad accorgersi di quanto avvenuto è stato un dipendente della pizzeria che di prima mattina passeggiava sul lungomare con il suo cane. È stato lui ad avvisarlo. Quindi la chiamata alla polizia l'arrivo prima di una volante, spiega ancora Ciferni e subito dopo della polizia scientifica che si è occupata dei rilievi.
La denuncia la farà questa mattina, venerdì 31 marzo, e sarà lì che si potrà fare un bilancio economico del danno subito, ma a restare è lo sfregio della devastazione. Sarà ora compito degli inquirenti grazie alle immagini delle videocamere cercare di individuare i responsabili. Nel frattempo “andiamo avanti” conclude il titolare dello stabilimento che una giornata di lavoro l'ha persa spiega, ma che ha già riaperto ed è tornato a lavoro con tutto il suo staff.