Morto dopo due mesi di agonia il detenuto che si era dato fuoco nel carcere San Donato
A perdere la vita è stato Fakhri Marouane che si è spento nell'ospedale policlinico di Bari nel quale era ricoverato a causa delle gravissime ustioni che si era provocato con le fiamme
Purtroppo è morto, dopo due mesi di agonia, il detenuto Fakhri Marouane che alla fine dello scorso maggio si era dato fuoco nella sua cella della casa circondariale San Donato di Pescara.
A farlo sapere è il suo avvocato, Lucio Marziale.
Marouane era ricoverato nell'ospedale policlinico di Bari a causa delle gravissime ustioni.
Marouane, come ricorda CasertaNews, era tra i detenuti che il 6 aprile del 2020 fu vittima dei pestaggi avvenuti all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere e si era costituito parte civile nel maxi processo in corso all'aula bunker del capoluogo di provincia campano. Marouane avrebbe dovuto testimoniare al dibattimento, anche perché la sua vicenda era tra quelle ritenute più gravi dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.