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Cronaca

Depistaggio indagini su Rigopiano, la funzionaria della prefettura: "Io non ne so nulla"

Daniela Acquaviva, la funzionaria della prefettura indagata assieme ad altre sei persone per i presunti depistaggi sulle indagini per il crollo dell'hotel rigopiano, ha risposto alle domande del Pm

Ha risposto alle domande del Pm Papalia negando qualsiasi responsabilità in merito all'inchiesta sui presunti depistaggi nelle indagini per il crollo dell'Hotel Rigopiano Daniela Acquaviva, funzionaria della Prefettura indagata assieme ad altre sei persone nel secondo filone sull'inchiesta della procura di Pescara.

I suoi legali, gli avvocati Di Francesco e Sciolè hanno fatto sapere che la loro assistita è completamente estranea ai fatti ed ha risposto a tutte le domande fatte dal procuratore assieme ai carabinieri forestali. L'accusa, lo ricordiamo, è di aver occultato i brogliacci delle telefonate arrivate il 18 gennaio in Prefettura per evitare di rendere pubblica la telefonata di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'hotel Rigopiano morto nel crollo della struttura, che si era rivolto proprio al centro coordinamento soccorsi della Prefettura.

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Gli altri indagati sono i due viceprefetti Angieri e Mazzia, i dirigenti Verzella e Pontrandolfo oltre all'ex prefetto Provolo che era assente assieme all'altra dirigente indagata De Cesaris. La Acquaviva è la funzionaria che finì al centro delle polemiche per la famosa telefonata in cui sottovalutò le prime richieste arrivate dal resort rispondendo ad un carabiniere "la mamma degli imbecilli è sempre incinta".

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