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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Riviera Nord / Viale Riviera Nord, 78

Nave di Eriberto: Pescara Mi Piace, "Colletta solidale per salvarla dalla demolizione"

La proposta di Fiorilli per la 'Capitan Uncino': "Non chiediamo soldi ai pescaresi ma cerchiamo manodopera, elettricisti, falegnami, restauratori, fornitori di materiali, tappezzieri, per rimettere in sesto una barca che oggi è patrimonio di tutti"

L’associazione ‘Pescara – Mi piace’ lancia la ‘colletta solidale’ per salvare dalla demolizione la nave ‘Capitan Uncino’ del compianto Eriberto. La barca, appartenuta al cognato dello storico balneatore, è oggi ridotta in condizioni precarie e necessiterebbe di un restauro, come mostrano le foto scattate da IlPescara.it.

“Non chiediamo soldi ai pescaresi – dice l'ex vicesindaco Berardino Fiorilli, ideatore dell'associazione – ma cerchiamo manodopera, elettricisti, falegnami, restauratori, fornitori di materiali, tappezzieri, chiunque ritenga di avere la professionalità adeguata e voglia mettere la propria opera al servizio della città per rimettere in sesto una barca che oggi è patrimonio di tutti ed è uno simboli del nostro litorale. Non possiamo accettare in silenzio la scomparsa di quel manufatto, un’offesa alla memoria di quell’imprenditore lungimirante che è stato Eriberto Mastromattei, e chiediamo a tutti uno scatto di coscienza”.

CHIESTA LA REVOCA DELL'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE - Fiorilli commenta anche le dichiarazioni del sindaco Marco Alessandrini, giunte in replica alla denuncia di ‘Pescara – Mi Piace’: “Non abbiamo ancora capito se intenda o meno revocare l’ordinanza stessa di demolizione: firmata il 2 maggio, concedeva ai proprietari 5 giorni di tempo per la sua rimozione; tradotto entro il 7 maggio, teoricamente, la barca dovrà essere rimossa dall’aiuola posta dinanzi allo stabilimento balneare Jumbo, l’ennesimo schiaffo alla città”.

Nave Eriberto "Capitan Uncino"

"ALESSANDRINI, INUTILE AUTODIFESA" - Il leader di 'Pescara - Mi Piace' accusa il primo cittadino di essersi arrampicato sugli specchi: “Scoperto ieri con le mani nella marmellata, Alessandrini ha abbozzato un’inutile autodifesa, affermando addirittura di aver concordato con i familiari di Eriberto la demolizione e rimozione della barca; peccato che i figli dell’imprenditore hanno già fatto sapere di esserne all’oscuro, tanto da appellarsi ai social per chiedere aiuto al fine di salvare la barca, ultimo ricordo del padre scomparso nel 2008. Fa poi sorridere il sindaco che afferma di voler ‘preservare’ la Capitan Uncino: se così fosse, nella sua ordinanza, non avrebbe mai dato il termine di 5 giorni per la ‘messa in sicurezza’; in 5 giorni si può solo demolire, non restaurare un simile manufatto”.

LA FRECCIATA AI BALNEATORI E A CONFCOMMERCIO - L’ultima stoccata viene riservata da Fiorilli ai balneatori e a Confcommercio: “Restiamo sempre in attesa di assistere allo scatto di reni dei balneatori, colleghi dello scomparso Eriberto, a oggi rimasti tutti in silenzio, e anche delle associazioni di categoria, a partire dalla Confcommercio, alla cui crescita tanto ha contribuito Eriberto stesso”.

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