Crisi e disoccupazione, la storia di Angela: segretaria che pranza alla mensa dei poveri

Una nostra lettrice, che chiameremo Angela, ci ha scritto raccontandoci la sua storia, che purtroppo racconta la condizione di moltissime persone messe in ginocchio dalla crisi e dalla disoccupazione.

Quarantacinquenne, segretaria d'azienda, residente in Provincia di Pescara due anni fa ha perso il lavoro. Un posto che riteneva sicuro, retribuito dignitosamente, che le permetteva di condurre una vita abbastanza tranquilla nonostante la separazione dal marito.

Madre di una figlia adolescente, ha avuto parecchie difficoltà a trovare un nuovo lavoro. Nonostante le referenze e l'esperienza, infatti, è riuscita solamente a trovare un impiego part time, con stipendio di circa 500 euro al mese.

Una cifra che, unita a qualche centinaia di euro dell'assegno di mantenimento dell'ex marito, non basta per arrivare a fine mese fra spese indispensabili ed imprevisti dell'ultimo momento. I genitori, anziani e pensionati, cercano di darle una mano ma spesso Angela si trova in grosse difficoltà, con l'angoscia di non farcela e soprattutto con la paura di perdere la propria dignità.

Come quando non nasconde di recarsi, purtroppo sempre più spesso, a pranzo o cena nelle mense dei poveri o della Caritas nella zona. "Quello che più mi fa male, è non riuscire a garantire un benessere minimo e una tranquillità a mia figlia"

Una storia che conferma i dati presenti dalla Caritas qualche settimana fa, in occasione del Congresso delle Caritas Italiane che si è tenuto a Montesilvano. Il cosiddetto "ceto medio" resta stabile nella percentuale di richieste di assistenza ma nel 2012 c'è stato anche un nuovo e preoccupante aumento delle situazioni di emarginazione e povertà assoluta, con un aumento medio del 10% per questa categoria di persone.