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Cronaca

Fallimento Pescara Calcio, condannati due ex presidenti

A essere condannati sono stati gli ex presidenti M.P. e G.S. e il fratello di quest'ultimo, F., ex vice presidente all'epoca dei fatti

Sono in totale 3 le condanne emesse nell'ambito del processo sul fallimento della società Pescara Calcio.
A essere condannati sono stati gli ex presidenti M.P. e G.S. e il fratello di quest'ultimo, F., ex vice presidente all'epoca dei fatti. 

I fatti risalgono agli anni 2007 e 2008 e a decidere per le condanne è stato il tribunale collegiale di Pescara.

Pincione è stato condannato a 3 anni di reclusione per avere sotrattto 190mila euro dalle casse del club, attraverso un bonifico in favore della società inglese Camilla Ltd, che sarebbe risultata a lui riconducibile, mentre i fratelli S. a 2 anni per bancarotta preferenziale, perché attraverso una triangolazione con la Caripe ed una terza società, avrebbero compiuto un pagamento preferenziale di 2 milioni di euro, "in danno degli altri creditori", a favore della stessa banca, che vantava un credito dello stesso importo.. Tutti gli imputati sono stati anche condannati a risarcire in solido la parte civile, rappresentata dalla curatela fallimentare della Pescara Calcio, con una provvisionale di 200mila euro.

F. S. è stato invece assolto da un altro capo di imputazione, che lo vedeva accusato di avere favorito un altro creditore, in danno degli altri, tramite un assegno da 108mila euro "per rimborso di anticipi cassa e pagamento consensi".

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