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Cronaca San Donato / Via Luigi Einaudi

Computer rubati al Misticoni-Bellisario, gli studenti chiedono aiuto

In una lettera aperta, i ragazzi della scuola lamentano che "la classe politica non sta ponendo i nostri problemi come sua priorità". In pochi mesi sono scomparsi 20 pc

Gli studenti del Liceo Artistico Misticoni-Bellisario di Pescara hanno scritto alla nostra redazione per segnalare "la pessima situazione venutasi a creare, nell’ultimo periodo, all’interno della nostra scuola". Tutto nasce due settimane fa, quando all'istituto d'arte vengono rubati alcuni computer della Apple. I ladri entrano di notte e forzano la porta esterna all'aula, portando via i pc. "Siamo rimasti senza poter lavorare a causa della mancanza dei computer - ci spiega uno studente - La scuola non è in sicurezza nè per le porte antincendio nè per i sistemi d'allarme. Già quest'estate ci avevano detto che erano stati rubati dei Mac, ma nonostante ciò nessuno si è occupato di mettere in sicurezza la scuola. Queste sono le conseguenze".

IL PRECEDENTE - La notizia colpisce soprattutto perchè non è la prima volta che in città si verificano furti simili: un mese fa, infatti, a farne le spese era stato l'Itis A. Volta, ma il responsabile (un 22enne) era stato individuato e arrestato, mentre i portatili erano stati restituiti alla scuola con tanto di cerimonia pubblica alla presenza del questore Passamonti. Logico immaginare che gli alunni del Misticoni-Bellisario chiedano alla polizia quantomeno la stessa "attenzione". E non ci sono dubbi che gli agenti siano già al lavoro.

LA LETTERA DEGLI STUDENTI - "Noi - si legge nella lettera firmata dai ragazzi della scuola - siamo un Istituto che basa la sua importanza sulla creatività, sul talento e sull’espressività, perciò non possiamo rimanere sprovvisti dei nostri principali strumenti di lavoro. Mostrarci inermi di fronte ai vari furti che si sono susseguiti negli ultimi mesi per noi è impossibile. Siamo amareggiati per la perdita di 12 computer Macintosh, forniti di tutti i programmi necessari alla preparazione per gli esami di Maturità. E' una mancanza che grava anche sulle classi inferiori, impossibilitate anch’esse all’uso dei materiali multimediali. L'episodio avvenuto la scorsa estate, al termine degli Esami di Stato, ci ha privato di 8 computer a noi indispensabili, e l’avvenimento si è ripetuto circa una settimana fa. Non sono stati adottati provvedimenti istantanei nel momento del primo furto e pare che l’unica reazione sia stata quella di ignorare l’accaduto e aspettare che si riproponesse".

MANCA LA SICUREZZA - Gli studenti sottolineano "la totale inefficienza dei sistemi di sicurezza all’interno e all’esterno dell’edificio scolastico. E’ triste per noi assistere alle conseguenze di qualcosa che si poteva evitare, se solo ci si fosse adoperati fin dal principio con metodi preventivi e più concreti. Solo ora, tardivamente, si stanno cercando soluzioni". La questione, però, parte da lontano: "Il nostro Istituto, che dovrebbe essere un punto di riferimento per una buona formazione artistica, sta perdendo le caratteristiche che lo qualificavano come uno dei migliori di Pescara - sostengono gli studenti - Ci sentiamo trascurati da chi dovrebbe essere per noi un esempio, dalla classe politica in primis, che sembra ignorare le nostre richieste e le nostre domande. Ciò che stiamo ricevendo in questo ultimo periodo è solo indifferenza".

E LE ISTITUZIONI CHE FANNO? - "Chi è al di sopra di noi - lamentano gli alunni del Bellisario - non sta ponendo i nostri problemi come sua priorità, ma è troppo occupato a prestare la sua attenzione ad altre richieste che possono definirsi, in questo momento, secondarie. Siamo giovani, e spesso incolpati di irresponsabilità e di non essere coscienti di ciò che ci appartiene, ma quello che oggi stiamo facendo non è solo un modo per cercare di riavere ciò che abbiamo perso a causa di chi non ha saputo gestire nella maniera più giusta i “nostri” beni, ma è anche e soprattutto un modo per dimostrare che delle responsabilità ce le abbiamo e vogliamo rispettare, e far sì che siano rispettate. Seppur etichettati come la generazione di un Paese che va a rotoli, fra 9 mesi affronteremo la maturità e sarebbe bello per tutti comprendere che non è solo un voto in decimi quello che riceveremo".

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