La sorella della donna morta: “Non era una senzatetto, è stata derubata e lasciata morire”
Dopo alcune notizie di stampa imprecise parla Isabella, tutrice legale e sorella di Anna C., la 33enne deceduta ieri nel sottopassaggio ferroviario della stazione, che viveva in via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel rione Zanni
Ha suscitato molto clamore il ritrovamento, avvenuto ieri mattina, di una donna morta nel sottopassaggio ferroviario della stazione centrale di Pescara, ma alcune notizie riportate dagli organi di stampa risultano essere non precise.
Per questa ragione Isabella, tutrice legale e sorella di Anna C., la 33enne deceduta alla stazione che viveva in via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel rione Zanni, questa mattina si è rivolta al consigliere comunale Massimiliano Pignoli, suo amico da sempre, allo scopo di fare chiarezza sulla triste vicenda che ha avuto come vittima la sua familiare.
«Per prima cosa», afferma Isabella con le lacrime agli occhi e la voce rotta dal dolore, «nessuno può e deve permettersi di affermare che mia sorella fosse una senzatetto. Anna purtroppo dall'età di 6 anni soffriva di problemi psichici che la portavano non di rado ad allontanarsi di casa ma sempre, grazie al tempestivo intervento delle forze dell'ordine, veniva recuperata. L'ultima volta è andata via di casa martedì pomeriggio intorno alle 17, ho subito allertato sia polizia che carabinieri che sempre ci hanno aiutato. Poi ieri mattina sono andata in Questura per la denuncia di scomparsa e solo un'ora dopo mi hanno chiamata per andare a riconoscere il corpo di mia sorella che è stata ritrovata anche mezza nuda».
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