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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Anche il pescarese D'Amario tra i 19 indagati per epidemia colposa: "Aspetto le carte e vedremo"

C'è anche il manager pescarese Claudio D'Amario tra i 19 indagati dell'inchiesta della Procura di Bergamo che si sta occupando della prima fase della pandemia da Covid-19

Ci sarebbe anche Claudio D'Amario tra i 19 indagati per epidemia colposa dalla Procura di Bergamo in relazione alla gestione della prima fase della pandemia da Covid-19.
«Devo leggere le carte. Quando le avrò, vedremo».

Così all'Adnkronos Salute Claudio D'Amario, ex direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute nel 2020.

D'Amario è tra i 19 indagati per epidemia colposa dalla Procura di Bergamo. Oggi l'ex direttore generale della Prevenzione sanitaria del dicastero è direttore generale del Dipartimento sanità della Regione Abruzzo.

Gli altri indagati sono l’allora capo della protezione civile, Angelo Borrelli, l’ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, l’ex direttore del welfare lombardo Angelo Cajazzo. E lo sono per epidemia colposa per non avere, in concorso tra loro e con l’allora ministro della Salute, Roberto Speranza, per cui procede il tribunale dei ministri, rispettato le indicazioni del piano pandemico, nonostante “la raccomandazione di Oms del 5 e del 23 gennaio 2020; l’allerta di Oms e Paho (Pan American Health Organization) del 20 gennaio 2020; la dichiarazione del 31 gennaio 2020 con la quale il Direttore Generale di Oms dichiarava che il coronavirus rappresentava un'emergenza internazionale di sanità pubblica” e i documenti dell’Oms del 2014 e del 2017. Lo si legge nell'avviso di conclusione indagini della procura di Bergamo. Indagati anche l'ex primo ministro, Giuseppe Conte, e il presidente della giunta regionale lombarda, Attilio Fontana.

«Non mettere a punto e attuare protocolli di sorveglianza per i viaggiatori provenienti da aree affette con riguardo ai voli indiretti, limitando la sorveglianza solo ai voli diretti per l'Italia", ma anche il "non verificare tempestivamente la dotazione di dpi (guanti, mascherine Ffp2 e Ffp3, tute, sovrascarpe) per il personale sanitario, inoltrando solo il 4 febbraio 2020 specifica richiesta alle Regioni in ordine alle giacenze di dpi e dm e nel non provvedere al conseguente tempestivo approvvigionamento alla luce dell'insufficienza delle scorte», nonostante il piano nazionale di preparazione e risposta per una pandemia influenzale del 9 febbraio 2006 lo raccomandi già in una fase iniziale sono alcuni dei punti contestati al direttore dell'Iss Silvio Brusaferro, a Claudio D'Amario ex dg della prevenzione del ministero e ad Angelo Borrelli, ex capo della Protezione Civile, indagati dalla procura di Bergamo per epidemia colposa e rifiuto di atti d'ufficio nell'inchiesta sul Covid. Ritardi che hanno portato a una diffusione "incontrollata" del virus.

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