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Cronaca Castellamare / Via Caravaggio

Il Natura club costretto a chiudere per due giorni, la rabbia del gestore

Mario Palladinetti sottolinea con dolore quanto a volte la burocrazia si riveli non favorevole alle esigenze degli esercenti che, dopo la crisi causata dalla pandemia, vorrebbero soltanto lavorare

Il Natura club ha deciso di chiudere per due giorni (ieri e stasera) a causa di problemi burocratici. Esplode la rabbia del titolare, Mario Palladinetti, che protesta contro il Comune di Pescara: "Predica bene e razzola male - dice a IlPescara.it - Noi abbiamo sempre rispettato le regole, siamo stati chiusi per 20 mesi e adesso non abbiamo certo voglia di chiudere nuovamente, quindi abbiamo sempre cercato di lavorare nella massima correttezza. Sabato scorso la polizia ci ha fatto un controllo, elevandoci una multa da 3000 euro perché l'attuale ordinanza del sindaco non fa differenze sulla fine della somministrazione dell'alcool. Poiché all'1,30 è stato verificato che stavamo servendo bevande, abbiamo rimediato una sanzione. Io, però, apro alle 0,30... è contraddittorio il fatto che si possa restare aperti fino alle 4 di notte ma a una certa ora si debba interrompere la somministrazione di alcool".

A tutto questo si è però aggiunta un'altra problematica: "Siamo incappati in un errore di forma perché di recente abbiamo cambiato il legale rappresentante e, poiché la mia licenza era stata richiesta dall'ex legale rappresentante e non ne avevo comunicato il cambio, siamo stati costretti a chiudere. Faremo sicuramente ricorso con i nostri legali, mentre lunedì faremo la voltura che in questi giorni, per una serie di problemi burocratici, non siamo riusciti a effettuare. Non solo: nel frattempo mi è stata sospesa la licenza e adesso bisognerà nuovamente presentare tutti i documenti necessari... e pensare che sarebbe stata sufficiente una semplice voltura. Insomma, il Comune ha fatto di tutto per non farci riaprire".

Palladinetti vuole dunque sottolineare con dolore quanto a volte la burocrazia si riveli non favorevole alle esigenze degli esercenti che, dopo la crisi economica causata dalla pandemia, vorrebbero soltanto lavorare: "Se fossimo persone scorrette, questo weekend avremmo aperto tranquillamente e ce la saremmo cavata con una multa per festa abusiva, pari a 500 euro. Ma non è così che vogliamo comportarci. Di sicuro abbiamo subìto un danno pari a circa 20.000 euro di fatturato. Non possiamo far passare l'idea che la movida sia sbagliata, perché in realtà ci sono tanti giovani che vogliono solo divertirsi. Anche per queste ragioni il nostro studio legale si sta attivando".

E conclude: "Il Natura club ha sempre osservato scrupolosamente le disposizioni anti Covid e, per quanto rientra nelle nostre competenze, ha sempre rispettato le norme vigenti e operato il controllo sui super green pass esibiti dalla clientela. Speriamo di poter tornare nella settimana di Natale e in poi quella di Capodanno".

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