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Cronaca

Azienda abruzzese nasconde al Fisco 365 mila euro e ottiene indebitamente contributi per il Covid

La scoperta è stata fatta dalla guardia di finanza di Giulianova nel corso dell'attività di monitoraggio del tessuto economico della costa teramana

Una società operante nel settore del commercio all'ingrosso di infissi che avrebbe omesso di presentare le dichiarazioni al Fisco dal 2017 al 2022 è stata individuata dalla guardia di finanza della Compagnia di Giulianova. 
La verifica fiscale è consistita nella ricostruzione dei rapporti commerciali intrattenuti dalla società attraverso l’analisi delle fatture emesse e di quelle ricevute, il riconoscimento dei costi inerenti all’attività d’impresa e la quantificazione dell’utile.

L’attività delle fiamme gialle giuliesi ha permesso di ricostruire una base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle società (Ires) pari complessivamente a 365 mila euro e una base imponibile ai fini dell’Iva per 670.409 euro.

«L’imprenditore è risultato essere un “evasore totale” nonostante i diversi “inviti alla compliance” trasmessi dall’Agenzia delle Entrate, che aveva richiesto alla società di presentare le dichiarazioni dei redditi», fanno sapere dalla Compagnia di Giulianova della guardia di finanza. 
Nel corso dell’analisi della documentazione i finanzieri di Giulianova avrebbero anche riscontrato delle incongruenze dichiarate dall’imprenditore in merito alla richiesta di contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 25 del decreto legge 34/2020 (cosiddetto “decreto rilancio”) al fine di sostenere i soggetti economici colpiti dall'emergenza epidemiologica "Covid-19". L’irregolarità, che attiene alla comunicazione di un importo superiore rispetto a quello effettivo relativo al calo di fatturato tra il mese di aprile 2019 e il mese di aprile 2020, prevede una sanzione amministrativa che va dal cento al duecento per cento della misura del contributo indebitamente percepito.

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