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Cronaca Centro / Corso Vittorio Emanuele II

L'Avis Pescara rischia di restare senza una sede

La Ligestra 2 vuole tornare in possesso dei locali occupati dall'associazione dal 1998, ma la Asl non ha ancora comunicato l'eventuale nuova destinazione della sede. Parla l'avvocato Ronca

L'Avis di Pescara rischia di restare senza una sede. La Ligestra 2 ha infatti intimato all'associazione di lasciare il locale di Corso Vittorio Emanuele 10 in cui i volontari operano dal 1998. Per il momento il giudice Stefania Ursoleo, nell’udienza dello scorso 7 febbraio, ha respinto la richiesta, ma il pericolo è tutt'altro che scampato: la Ligestra 2, proprietario dell’immobile, si è già mossa per far valere i suoi diritti di proprietà.

Poichè la Asl non ha ancora comunicato niente di ufficiale all'Avis riguardo all’eventuale nuova destinazione della sede, è scattato l'allarme, anche perchè l'associazione ha bisogno di almeno 100 mq per poter svolgere ottimamente il proprio operato.

«La sede attualmente utilizzata è concessa in comodato d’uso all’Avis Pescara dall’Azienda sanitaria locale – spiega l’avvocato Lorenzo Ronca – In realtà il suo vero proprietario era il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che nel febbraio 2009 lo ha ceduto a Ligestra Due. Quest'ultima ha presentato una citazione in giudizio per occupazione senza titolo dell’immobile, chiedendo il pagamento degli affitti arretrati». 

L'avvocato Ronca sottolinea anche che è ancora in vigore una convenzione del 1983 tra l’allora Ulss e l’associazione, in cui l’Asl «si fa formalmente carico delle spese che sostengono le attività dell’Avis comunale, provinciale e regionale. Eppure questi rimborsi non sono stati mai assegnati: l’Asl è ad oggi formalmente debitrice di oltre 3 milioni di euro nei confronti dell’Avis Pescara».

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