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Cronaca

Matteo Cavarocchi è annegato, esclusa al momento la morte violenta

Primi risultati dell'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Pietro Falco, dell'Università di Chieti, sul giovane sub pescarese deceduto mercoledì scorso al largo della costa tra Giulianova e Roseto

E' l'annegamento la probabile causa di morte di Matteo Cavarocchi, il sub 28enne di Pescara che ha perso la vita mercoledi' scorso nel tratto di costa tra Giulianova e Roseto al largo della piattaforma per l'estrazione di gas Lo Squalo.

Lo hanno stabilito i primi risultati dell'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Pietro Falco dell'Universita' di Chieti, anche se per l'ultima parola bisognera' aspettare i risultati degli ulteriori esami autoptici sui campioni prelevati.

In ogni caso l'esame autoptico, da quanto si apprende, ha escluso segni di morte violenta. Al momento della tragedia, Cavarocchi era impegnato in un'attivita' di pesca subacquea in apnea, in prossimita' della piattaforma 'Squalo', insieme a un amico, che ha lanciato l'allarme non vedendolo riemergere.

Il corpo era sul fondale, profondo in quell'area oltre 70 metri, nei pressi della piattaforma.

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