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Cronaca

Truffa nella compravendita di auto, 10 arresti in un'operazione della polizia: un pescarese ai domiciliari [VIDEO]

Operazione "Viralcars" da parte della polizia di Stato che ha smantellato una organizzazione criminale dedita alle truffe nella compravendita di autovetture

C'è anche un pescarese tra le 10 persone tratte in arresto dalla polizia di Stato nell'ambito dell'operazione "Viralcars" con la quale è stata sgominata una banda criminale che si occupava di truffe nella compravendita di automobili.
Tutti gli arrestati sono stati destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, tranne l'uomo di Pescara che è stato posto agli arresti domiciliari.

Due persone invece sono state interdette all’esercizio di attività di impresa.

Sono nel complesso 18 gli indagati e sono stati anche disposti i sequestri di 13 conti correnti e beni per oltre 700 mila euro. Diverse decine le persone, vittime di raggiri con ingenti danni economici stimati al momento in oltre 600 mila euro come riferisce TrevisoToday.

Le indagini degli agenti della polizia stradale di Rovigo in collaborazione con quella di Vicenza, hanno permesso di accertare l’esistenza di una associazione a delinquere specializzata nel vendere a più persone auto di particolare valore economico a prezzi particolarmente vantaggiosi presentandole come veicoli di importazione estera senza poi consegnarle agli acquirenti. Il nome dell’operazione prende spunto dal fatto che il gruppo criminale ha sfruttato a proprio vantaggio il periodo di lockdown, operando attraverso internet senza che gli acquirenti potessero approfondire le verifiche sui veicoli di interesse. Ai veicoli fittiziamente messi in vendita, già immatricolati in Italia, infatti, erano state tolte le targhe e cancellati i numeri di telaio riportati nelle diverse parti visibili del veicolo.

Grazie poi alla pubblicizzazione su diversi siti internet l’associazione ha potuto truffare persone di più regioni del nord e del centro Italia (Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna in particolare). Gli arrestati, tutti già noti alle forze dell'ordine, provengono in gran parte dal Veneto (Pordenone, Padova, Treviso, Venezia) uno è di Piacenza mentre un pescarese è ai domiciliari. Le ordinanze sono arrivate a conclusione di accertamenti partiti da un anomalo tentativo di immatricolazione di due auto che, grazie alla segnalazione della motorizzazione civile di Rovigo, hanno portato a un controllo della polizia stradale a una concessionaria auto di Occhiobello (Rovigo). Concessionaria che, intestata a un prestanome, nei giorni immediatamente successivi chiudeva svuotando i locali. Dopo questo episodio i criminali non hanno interrotto la loro attività truffaldina, proseguendo i loro traffici e rivendendo all’estero auto acquisite da società di noleggio o in leasing danneggiando così le ditte del settore.

I consigli della polizia stradale per l’acquisto di auto sono di usare molta cautela in caso di veicoli proposti a prezzi “troppo vantaggiosi”, di visionare sempre il numero di telaio per poter fare le opportune verifiche e di pagare attraverso bonifico bancario dove la causale dovrà contenere oltre l’indicazione di saldo autovettura, numero di targa e di telaio oltre alla dicitura “salvo diritto di recesso” in modo tale che la banca versi al venditore il denaro solo una volta trascorsi i 14 giorni nei quali è ammesso il ripensamento da parte del comparatore.

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