Una donna è stata tratta in arresto ieri, mercoledì 2 gennaio, a Pescara dalla polizia.
A finire in manette è stata una pescarese di 52 anni che faceva prostituire la figlia di soli 12 anni, una storia davvero orrenda di degrado sociale.

A eseguire l'arresto di L.I.A. sono stati gli agenti della Squadra Mobile che hanno eseguito la sentenza emessa dal tribunale di Pescara il 4 maggio del 2016 e confermata dalla Corte d'Appello dell'Aquila e resa definitiva dalla Corte di Cassazione lo scorso 5 dicembre.

La donna è stata condannata a 9 anni e 3 mesi di reclusione, alla pena pecuniaria di 25mila euro, oltre alla perdita perpetua della patria potestà. La condanna era conseguente alla commissione dei reati di cui agli art.600 bis e 602 ter commessi a Pescara nel luglio e agosto 2011. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile consentirono di accertare come la donna, in diverse occasioni, induceva la figlia minore di anni 12 a prostituirsi in cambio di denaro.

L’arrestata è stata accompagnata al carcere di Chieti.