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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Al volante dell'automobile senza patente e con la droga nascosta nelle mutande, ragazzo arrestato

A finire in manette è stato un giovane di 23 anni dopo il controllo eseguito dalla guardia di finanza nel rione Villa del Fuoco a Pescara

Un ragazzo di 23 anni è stato arrestato dalla guardia di finanza in flagranza per il reato di detenzione illecita di stupefacente ai fini di spaccio.
Il giovane, di nazionalità marocchina e già noto alle forze dell'ordine, sarebbe stato trovato alla guida di un'automobile senza patente e con più di 100 grammi di hashish nascosta nelle mutande.​

A eseguire il controllo sono stati i "baschi verdi" del Comando provinciale di Pescara.

Le Fiamme Gialle, durante i controlli economici del territorio organizzati nell’ambito del piano d’azione “Drug Market” contro il traffico di sostanze stupefacenti, hanno fermato, nella zona di Villa del Fuoco, un’autovettura sospetta, con a bordo un marocchino 23enne e, accanto, un minorenne residente a Pescara. Il ragazzo, trovato appunto sprovvisto di documento di riconoscimento e patente di guida, avrebbe consegnato ai militari un pacchetto di sigarette contenente cellophane con circa 3 grammi di hashish. Dopo aver ispezionato il veicolo anche con l’ausilio delle unità cinofile, i baschi verdi hanno proceduto alla perquisizione personale, scoprendo addosso allo spacciatore, occultato nell’intimo, un altro panetto di droga, per un totale di circa 100 grammi di hashish, corrispondenti ad almeno 4mila dosi medie singole da 25 milligrammi, pronte per lo smercio sulla piazza pescarese. 
Sequestrata la sostanza stupefacente, i militari, grazie ai rilievi fotosegnaletici, hanno identificato il pusher, disoccupato e con precedenti per guida senza patente, porto d’armi abusivo, furto e possesso di droga per uso personale, mentre l’accompagnatore minorenne, pulito e incensurato, è stato riaffidato alla sua famiglia.

Su disposizione dell’autorità giudiziaria, il giovane marocchino è stato arrestato e rinviato a giudizio per direttissima. L’udienza fissata per il giorno successivo, ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare di obbligo di firma.

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