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Giovedì, 21 Settembre 2023
Cronaca

Concessi i domiciliari ai 4 arrestati per l'inchiesta del Comune

Escono dal carcere Fabrizio Trisi, ex dirigente comunale del setttore Lavori Pubblici, l'imprenditore Vincenzo De Leonibus e Pino Marcaurelio e Vincenzo Ciarelli considerati coloro che rifornivano la droga

Sono stati concessi gli arresti domiciliari alle 4 persone che erano finite in carcere la scorsa settimana nell'ambito dell'inchiesta "Tana delle tigri" su droga e presunti appalti "truccati" nel Comune di Pescara.
Come riporta l'agenzia LaPresse, dunque misure cautelari attenuate per 4 degli indagati arrestati.

Nella mattinata di lunedì 19 giugno sono stati notificati i provvedimenti, degli arresti domiciliari, disposti dal giudice delle indagini preliminari, Fabrizio Cingolani.

Fabrizio Trisi, ex dirigente dell'ufficio lavori pubblici del Comune di Pescara, da lunedì in carcere a Chieti, torna a casa perché non c'è più pericolo di inquinamento delle prove dato che è stato anche sostituito, a palazzo di città, dal dirigente Giuliano Rossi. Trisi è accusato di aver gestito appalti in modo illecito, con il vizio dei favoritismi. Domiciliari anche per l'imprenditore 41enne Vincenzo De Leonibus accusato di aver beneficiato di diversi appalti con regalie varie. Da qualche giorno l'imprenditore si è dimesso dall'incarico di amministratore delegato della società "De Leonibus". Domiciliari anche per Pino Marcaurelio che, nel corso dell'interrogatorio di garanzia di mercoledì, ha ammesso di aver ceduto, a titolo gratuito, della droga e Vincenzo Ciarelli che ha negato ogni addebito in merito alla cessione di sostanza stupefacente al dirigente e all'imprenditore arrestati.

In tutto, sono 17 gli indagati, a vario titolo, per procedure di affidamento che hanno a oggetto opere pubbliche, appalti di lavoro e cantieri per la manutenzione delle strade nel capoluogo adriatico, come lo svincolo della strada statale 714 e l'asse attrezzato. Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti sono finiti anche un concorso per assunzioni a tempo indeterminato e un episodio di finanziamento politico elettorale, legato a una cena, che vede coinvolto il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. L'inchiesta è coordinata dai sostituti procuratori Luca Sciaretta e Anna Benigni.

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