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Cronaca

Arrestato dai Carabinieri un altro componente del “branco” di via Regina Margherita

In manette un 15enne di Montesilvano per i reati di concorso in tentata rapina aggravata, lesioni personali, porto di strumenti atti ad offendere e danneggiamento: è stato scovato grazie a Facebook

Nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri del Nor di Pescara hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della custodia cautelare emessa dall’ufficio Gip presso il Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, un 15enne di Montesilvano per i reati di concorso in tentata rapina aggravata, lesioni personali, porto di strumenti atti ad offendere e danneggiamento.

Il minore è il terzo componente della pericolosa “baby gang” scovato dagli investigatori dell’Arma di Pescara attraverso serrate attività investigative, il quale insieme ad altri ragazzi - due dei quali già arrestati lo scorso 1° dicembre - nella serata del 30 settembre 2017, in viale Regina Margherita, aveva accerchiato quattro ragazzi, tre minorenni e un maggiorenne, che stavano passeggiando dopo una serata trascorsa insieme.

Presi barbaramente a pugni

In evidente stato di ebrezza, il branco aveva iniziato a infastidirli con sfottò/parole offensive di vario genere e, dopo aver chiesto i soldi, giungendo financo a mettere le mani nelle loro tasche, una delle giovani vittime aveva provato persino a ribellarsi all’ingiustificata aggressione, venendo afferrato per il collo da uno di loro, mentre il complice gli sferrava un pugno in pieno volto.

Non soddisfatti, giungeva un secondo pugno da un altro aggressore e solo l’arrivo di un’auto con a bordo alcuni adulti interrompeva la violenta bravata della baby gang che si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce. 

Le indagini dei Carabinieri

Dopo circa mezz’ora di ricerche, i militari del Nor sono riusciti, grazie alla descrizione fornita dalle vittime, a rintracciare uno dei rapinatori in erba, un ragazzo di 16 anni incensurato che, a seguito di accertamenti e riconosciuto quale autore del gesto, è stato prontamente denunciato per tentata rapina e lesioni personali.

Il ragazzo colpito al volto, infatti, era stato accompagnato al Pronto Soccorso dove era stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Le serrate indagini dei Carabinieri hanno stretto il cerchio intorno ad altri minorenni fino ad arrivare all’identificazione dell’altro aggressore, cioè colui che aveva sferrato il secondo pugno, e poi del terzo responsabile, quello odierno, ossia colui che veniva descritto essere armato di coltellino.

Scovato grazie a Facebook

Al riguardo, gli investigatori approdano all’individuazione di un profilo Facebook da cui è stata estratta una fotografia, che è stata riconosciuta con sicurezza dalle vittime. Pertanto la gravità del fatto, da ritenersi estrema per il ricorso alla forza intimidatoria del numero dei partecipi e per le modalità esecutive, connotate da un immotivato ricorso alla violenza fisica e dall’uso di arma a scopo intimidatorio, è ampiamente significativa della pericolosità sociale dell’arrestato odierno, il quale, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso l’I.P.M. di Roma.

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