Alpinista colto da malore sul Gran Sasso: salvato dal soccorso alpino abruzzese [VIDEO]
L'uomo ha accusato un malore, probabilmente a causa del forte caldo, ed è rimasto bloccato mentre stava scalando la parete del Vecchiaccio, a quota 2.385 metri
Un alpinista è stato soccorso sabato 15 luglio dopo aver avuto un malore, probabilmente dovuto al forte caldo, mentre stava scalando la la parete del Vecchiaccio a quota 2.385 metri, sul Corno Piccolo del Gran Sasso. Sul posto sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino e speleologico abruzzese dopo che l'alpinista aveva chiamato il 118, arrivati sul posto con l'elisoccorso partito dall'aeroporto di Preturo. Una volta recuperato è stato trasportato in ospedale a Teramo dove è stato ricoverato.
In queste giornate di caldo torrido il soccorso alpino e speleologico raccomanda di astenersi dall'affrontare salite eccessivamente impegnative, specialmente sui versanti completamente esposti al sole e privi di fonti di approvvigionamento di acqua. Il presidente abruzzese Daniele Perilli:
“I pericoli dovuti al caldo, quali i colpi di calore e gli sfinimenti sono dietro l'angolo e possono risultare fatali in ambiente impervio, dove il fisico è sollecitato oltremodo e dove è richiesta la massima attenzione. Prima di partire per un'escursione è bene informarsi sempre sulla presenza di fonti d'acqua e sul loro stato. Si deve cercare di partire alle prime ore del mattino, evitando di camminare nelle ore più calde, portando sempre con sé nel proprio zaino almeno 2,5 litri d'acqua a testa, frutta fresca, accessori adeguati per coprirsi dal sole, cappello, telino, occhiali e creme protettive. Inoltre lo zero termico è oltre i 4800 metri, questo significa che anche una semplice escursione può rivelarsi inaspettatamente difficoltosa. Da parte del Soccorso Alpino un appello a seguire queste regole, affidandosi al buon senso ed evitando attività all'aperto durante le ore più calde del giorno, prediligendo le ore mattutine rispetto a quelle serali".