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Vendita e Affitto

Come vendere la seconda casa efficacemente e senza problemi

Se anche l’occhio vuole la sua parte, vuol dire che bisogna presentare la seconda casa al meglio delle sue possibilità

Chi possiede una seconda casa, e non la sfrutta come vorrebbe, può avvertire la necessità di venderla. Questo comporterebbe il pagamento di meno tasse, costi di manutenzione azzerati e, generalmente, pensieri in meno.

Ma come vendere la seconda casa? In questo caso è opportuno applicare delle strategie semplici ma efficaci per presentarla al meglio ai possibili acquirenti e trovare qualcuno disposto a investire nell’immobile.

Cosa fare prima di vendere la seconda casa

Se anche l’occhio vuole la sua parte, vuol dire che bisogna presentare la seconda casa al meglio delle sue possibilità. Non è necessario, per questo motivo, ristrutturarla da cima a fondo, ma certamente bisogna pulirla, fare qualche opera di ammodernamento dove serve e magari può essere utile anche noleggiare degli arredi o degli accessori per mostrare ai compratori tutto il potenziale dell’abitazione. In ogni caso, tra i lavori che potrebbero essere necessari, vi suggeriamo: tinteggiare le pareti e sostituire piastrelle e pavimenti rotti.

Ovviamente a ogni visita la casa dovrà apparire pulita e ordinata.

Per presentarla online, quindi sui portali internet, realizzate un servizio fotografico accurato e accattivante e pubblicate solo le foto migliori.

Tasse sulla vendita della seconda casa

Quando si vende la seconda casa, ci potrebbero essere delle tasse da pagare in determinati casi.

Se la seconda casa è stata ereditata, si pagherà l’imposta catastale o quella ipotecaria oltre alle spese accessorie come l’imposta di bollo e diritti di segreteria.

Si pagheranno le tasse se la casa genera plusvalenza e se non sono trascorsi 5 anni da quando è stata ereditata o comprata.

Non si paga nulla se sono trascorsi 5 anni dall’entrata in possesso dell’abitazione.

Spese notarli

Le spese di compravendita, i costi di stipula per l’atto pubblico e la copiatura nei registri immobiliari, secondo l’art. 1475 c.c., spettano all’acquirente e comprendono: imposta catastale, imposta di registro, imposta ipotecaria, imposta sul valore aggiunto.

A pagare il notaio sarà sempre il compratore, a meno che non si raggiunga un determinato accordo tra le parti.

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