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Giovedì, 18 Aprile 2024
Vendita e Affitto

Affitto senza contratto: cosa rischia l’inquilino in nero

Rischi e sanzioni per affittuario e inquilino

Si può affittare una casa senza contratto? No, tuttavia le locazioni in nero sono piuttosto diffuse. Accade che l’inquilino versa una quota al proprietario dell’abitazione, il quale evade l’imposta di registro e l’imposta sui redditi, intascando l’intera somma. In caso di accertamenti, il titolare non è l’unico che sarà sanzionato, ci saranno delle ripercussioni anche per l’inquilino.

Contratto di casa in nero

Stipulare un contratto in nero per affittare casa è contro la legge. Non ci sono regole, si basa tutto sulla fiducia, quindi non ci sono garanzie per nessuna delle due parti. I due concorderanno verbalmente o, al massimo, faranno una scrittura privata che non verrà mai registrata. In nero anche questa.

Oltre al tipo di affitto in nero totale, c’è anche quello parziale: sul contratto verrà scritto un importo minore di quello effettivamente pagato ogni mese per l’affitto di casa. In questo modo il proprietario pagherà meno tasse.

I rischi per l’inquilino in nero

L’inquilino che accetta un affitto senza contratto, potrà andare incontro a diversi rischi. Innanzitutto se il proprietario non rispetta i diritti dell’inquilino, quest’ultimo non potrà rivolgersi a nessuno.

Può poi rischiare di ricevere una cartella esattoriale, in cui gli verrà imposto di pagare le somme non versate e nel caso di mancato pagamento, l’inquilino rischia anche il pignoramento dei beni di sua proprietà. Le irregolarità possono essere sanate solo se il padrone di casa farà il ravvedimento operoso, quindi registra il contratto all’Agenzia delle Entrate o corregge il canone inferiore dichiarato, nel caso di affitto in nero parziale dopo il termine di 30 giorni stabilito per legge.

Tuttavia conduttore e locatore pagheranno ugualmente le sanzioni legate al tempo impiegato per il ravvedimento, in questa misura:

  • Dopo 30 giorni la sanzione è pari al 6%, a cui vanno aggiunti interessi di mora e imposta dovuta
  • Dopo 90 giorni la sanzione è pari al 12%, più interessi di mora e imposta dovuta
  • Dopo 1 anno la mora è del 15% con l’aggiunta di interessi di mora e imposta dovuta
  • Dopo più di 1 anno e non oltre 2 anni la sanzione è pari al 17,14%, più interessi di mora e imposta dovuta;
  • Dopo 2 anni la sanzione ammonta al 20%, a cui vanno aggiunti interessi di mora e imposta dovuta

Nel caso in cui la posizione sarà regolarizzata dopo la contestazione, la sanzione corrisponde al 24%, più gli interessi di mora e l’imposta omessa.

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