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Sabato, 20 Aprile 2024
Giardino

Come innaffiare le piante quando si è in vacanza: i metodi più efficaci

Tutti i metodi per garantire alle piante da interno e da esterno la giusta quantità di acqua e umidità anche quando si parte per le vacanze estive

Durante la stagione estiva, quando sono più bisognose di acqua, può capitare di dover partire e godersi le ferie lontani da casa. Come innaffiare le piante quando si è in vacanza? Esistono moltissimi metodi da adottare per riuscire a garantire il giusto apporto idrico alle nostre piante, così da ritrovarle fresche e vigorose al nostro ritorno.

Sistemare le piante prima di partire per le vacanze

Ogni pianta ha le sue esigenze, sia in termini di acqua che di luce. In ogni caso tutte ne hanno bisogno in misura differente. Conviene posizionare le piante all’interno dell’appartamento, ma comunque vicino a una fonte di luce naturale. È anche importante aggiungere dei contenitori di acqua vicino alle piante all’interno, così da assicurargli la giusta umidità.

Quelle che resteranno all’esterno, andranno raggruppate in un angolo, così da garantirsi ombra e umidità a vicenda.

Metodi per innaffiare le piante quando si è in vacanza

Non serve innaffiare tanto le piante prima di partire, avranno comunque bisogno di acqua durante i giorni di assenza. Inoltre, si potrebbero rischiare marciumi. Invece esistono diversi metodi per innaffiare le piante quando si è in vacanza, tutti molto efficaci. Vediamo quali sono.

  • Sifone comunicante. Si riempirà una bottiglia piena di acqua, si inserirà una striscia e l’altra estremità di questa andrà inserita nella pianta a un paio di centimetri di profondità.
  • Risalita per capillarità. Posizionare una bacinella accanto al vaso, mettere una cordicella all’interno e inserire l’altra estremità nella pianta. L’acqua passerà dalla corda alla pianta.
  • Sistema a goccia. Riempire una bottiglia di acqua, forare il tappo e inserire il collo della bottiglia nella terra con l’acqua per irrigare a poco a poco la pianta.
  • Acqua complessata. L’acqua è sottoforma di gel ed è racchiusa all’interno di un flacone di cellulosa. Va inserito nel terreno e pian piano sarà rilasciata l’acqua necessaria.
  • Vaso auto-innaffianti. Sono dotati da intercapedini con acqua e cordicelle, che renderanno sempre umido il terreno.
  • Stuoia filtrante. Posizionare una stuoia a terra e le piante sopra. Inserire un’estremità della stuoia in una bacinella con l’acqua, così il liquido innaffierà le piante in risalita.

Come innaffiare le piante con l’irrigazione automatica

L’irrigazione automatica permette di innaffiare più piante contemporaneamente. È necessario essere dotati di rubinetto dell’acqua per farla funzionare e agganciare il tutto a una centralina a corrente o a batteria. Esistono vari tipi di impianti di irrigazione.

  • Irrigazione a goccia. È il sistema più diffuso: su ogni pianta viene posizionato un contagocce da cui esce l’acqua in base alla frequenza stabilita. È dotato di timer per programmare l’innaffiatura.
  • Irrigazione capillare. Ha un serbatoio esterno con tubi collegati che consentono alle piante di assorbire la quantità di acqua necessaria.

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