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Giovedì, 25 Aprile 2024
C'era una volta il Pescara

C'era una volta il Pescara

A cura di Bruno Barteloni

M’innamoro solo se…

20 maggio del 2012. Zemanlandia mette la firma sulla serie A al "Luigi Ferraris" di Genova. Il racconto di Guaranà della trasferta più emozionante degli ultimi anni

M'INNAMORO SOLO SE.... vedo la mia gente felice. Ero a Genova, in compagnia di mille e più tifosi appassionati. Una tribù marchiata di biancazzurro, i colori della pescaresità. Maglie, sciarpe, bandiere. Tutte degli stessi colori. Tutti raccolti nella gabbia dei leoni. Si urla a squarciagola lasciandosi andare a pianti di gioia ed abbracci soffocanti. Ogni gol è una liberazione. Ogni minuto che passa è un ritorno al passato. Ero anche a Bologna nel '77 e nel '79. Ricordi indelebili di bambino che restano impressi nella mente e nel cuore. Stesse scene, stesso entusiasmo, oggi vissuti con la consapevolezza e la maturità di un adulto e la ritrovata, folle esuberanza di un ragazzino nel pieno delle sue energie vitali. Oggi come allora. Ritrovo una vitalità ormai sopita dal mio ingresso negli "anta" e mi lascio andare a gesti inconsulti. Una trasformazione che mette a dura prova le mie coronarie. Un'esplosione di felicità condivisa con chi era al mio fianco. La gioia irrefrenabile si manifesta nei modi più assurdi. Siamo nell'essenza mistica del rito tribale. Il mio corpo è posseduto da una forza superiore che mi rende invincibile, potente, eternamente appagato. Ogni esclamazione viene proferita rigorosamente in dialetto. Il tono della voce è disumano. Capire tu non puoi....

M'INNAMORO SOLO SE....riscopro le mie radici. Autogrill, sulla via del ritorno. Sono le tre del mattino. I cinque pullman in sosta permettono a centinaia di fedelissimi di rifocillarsi in vista del lungo tragitto ancora da percorrere. Stanchi, ma felici, entriamo nel punto di ristoro cantando i nostri cori da stadio e sventolando i nostri vessilli. Il personale dell'area di servizio sorride alla vista di un nostro capogruppo che sorregge una vistosa imbracatura. E' una fisarmonica che accompagna i nostri canti, suonata in maniera scomposta da un tizio un pò alticcio ed euforico. Sembra di stare ad una rappresentazione rurale, tipo trebbiatura o uccisione del maiale. Gente di mare dalla tradizione contadina che porta allegria, genuinità, folklore. I "cafoni" di Silone diventano teatranti in un palcoscenico improvvisato, davanti ad una platea di settentrionali divertiti ed accoglienti. Sbuca un contenitore di plastica contenente del timballo fatto in casa ancora fumante e perfettamente conservato. Poteri della cucina abruzzese. Immancabile il bicchiere di vino e la "stozza" di pane e frittata. Gli addetti alla cassa intuiscono che nessuno ha voglia di consumare i panini confezionati ed i cornetti di produzione industriale e si uniscono al banchetto improvvisato. Fuori piove e fa freddo, ma dentro c'è tutto il calore di un focolare domestico. L'ultimo coro che chiude la festa recita così: "Sono fiero ed orgoglioso d'esser nato pescarese". Nu sem nu....

M'INNAMORO SOLO SE.... Pescara è sulla bocca di tutti. Ho girato il mondo e conosciuto gente di ogni razza, sesso e religione. Dal Brasile al Kyrgyzstan, dall'Africa alle isole tropicali, sono sempre stato ambasciatore della mia città presentandola come un luogo paradisiaco, bagnato da un mare limpido e popolato da persone meravigliose. Bugie veniali che mi inorgogliscono. Da oggi posso aggiungere che Pescara è la città dove regna il bel calcio, proposto in maniera pulita da un manipolo di ragazzi forgiati da un guru che viene dall'Est. Pescara che si ribella alla prepotenza ed alla violenza di alcune famiglie criminali, con i suoi mercati rionali ed i pescherecci ancorati chissà per quanto tempo lungo gli argini del fiume in attesa del dragaggio. Pescara che attrae i forestieri per i suoi negozi scintillanti, ma poi li fa scappare per i prezzi da capogiro. Pescara caotica e ordinata, provinciale e metropolitana, snob e plebea. Giovane, ma con le sue tradizioni storiche ed i suoi personaggi più rappresentativi. D'Annunzio e Flaiano, ma anche Zeman, Verratti, Insigne, Immobile e Sansovini, quest'ultimo eletto Sindaco a furor di popolo. Si scrive Pescara, si legge SERIE A !!! Che bello è....

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