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Salute

Cos’è il virus respiratorio sinciziale, che colpisce neonati e bambini

Può causare bronchiolite e polmonite

Diversi sono ormai i casi di bambini, in particolar modo neonati, ricoverati per bronchioliti e polmoniti nei reparti pediatrici e terapie intensive negli ospedali italiani. Tutta colpa del virus respiratorio sinciziale (Vrs), responsabile della malattia che colpisce i bronchioli.

Ma come si è diffuso? Il Vrs si sta diffondendo sempre di più per via dell’allentamento delle restrizioni anti-Covid. In via generale, la ripresa di scuola e lavoro in presenza dà la possibilità ai virus respiratori di diffondersi facilmente e, purtroppo, con maggiore aggressività. Un’aggressività che colpisce soprattutto i bimbi fino ai 18 mesi. Interviene il Dott. Vincenzo Tipo primario dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, il quale spiega che il virus “nei lattanti (0-18 mesi) può portare a serie complicazioni”.

Cos’è il Vrs

Il virus respiratorio sinciziale colpisce l’apparato respiratorio di tutti, ma si manifesta in forma più grave nei bimbi piccoli, nei prematuri e con cardiopatie congenite. Può causare bronchiolite e polmonite.

Come tutti i virus respiratori, si trasmette per via aerea, contatto diretto e secrezioni nasali che contengono il patogeno.

Bronchiolite nei bambini: come riconoscerla

L’infezione dei bronchioli nei bambini si manifesta attraverso produzione abbondante di muco, che ostruisce le vie aeree con conseguente difficoltà a respirare. I bronchioli dei neonati sono più piccoli, ecco perché sono maggiormente esposti a infiammazioni.

Inizialmente il Vrs si manifesta attraverso raffreddore, naso chiuso e tosse, poi si aggiunge la febbre e tra il terzo e il quinto giorno si assiste al distress respiratorio (aumento della frequenza respiratoria): un movimento di allargamento delle narici e rientramenti cutanei a livello del torace durante la respirazione.

Quando andare in ospedale?

Innanzitutto si devono pulire e decongestionare le prime vie respiratorie e, generalmente, si guarisce in 3 o 4 giorni. Se il bambino mostra anno, apnee, o sintomi come rientramenti delle costole e il "buchetto" alla gola è necessario andare subito dal pediatra. Lo specialista rileverà la saturazione dell'ossigeno e farà una valutazione clinica e deciderà se sarà necessario un ricovero ospedaliero.

Come si è diffuso il virus sinciziale

La bassa esposizione al virus della bronchiolite dello scorso anno ha generato un deficit di immunità collettiva nei più piccoli. Specifica il dottor Tipo:

“Bisogna tenere presente che ognuno di noi ha due modalità di risposta a un'aggressione esterna da parte dei microrganismi: una risposta immunitaria cellulare "aspecifica" e una anticorpale "specifica". Il sistema immunitario dei bambini è molto più allenato per la risposta "aspecifica" perché viene continuamente a contatto con virus e/o batteri che non conosceva prima. Questo lo notiamo anche dal fatto che nei bambini si "ingrossano reattivamente" adenoidi e tonsille (che sono la casa delle cellule della risposta immunitaria). Nello scorso anno, a causa della ridotta circolazione virale, il sistema immunitario dei bambini non si è allenato e, pertanto, si trova ora “in affanno”.

Prevenire la bronchiolite

Per prevenire l’infezione dei bronchioli è utile lavare frequentemente le mani, usare le mascherine e il gel idroalcolico. Secondo alcuni recenti studi, il resveratrolo – molecola di origine naturale – si è rivelato essere un prezioso alleato per il benessere respiratorio e antivirale. Inoltre riduce sintomi e durata di infezioni di virus dell’influenza, rinovirus e virus respiratorio sinciziale.

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