Sostanze chimiche pericolose nei solari: ecco quali sono
Avobenzone, oxybenzone, octocrylene ed ecamsule sono i 4 ingredienti dannosi per la pelle spesso presenti nei solari
Cosa c’è nelle creme solari? Secondo un nuovo studio condotto dalla Fda - Food and Drug Administration - in molti dei prodotti che si utilizzano abitualmente in estate ci sono sostanze chimiche e pericolose, che vengono assorbite dal sangue. Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire quali sono e come comportarci.
Quali sono gli ingredienti dannosi nei solari?
Sono 4 gli ingredienti che il recente studio ha evidenziato e catalogato come dannosi all’interno delle protezioni solari. Secondo l’ente governativo statunitense, che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ossia la Fda, sono avobenzone, oxybenzone, octocrylene ed ecamsule. Questi principi attivi sono presenti in moltissimi prodotti, creme solari e lozioni pensate per proteggere la pelle dai raggi nocivi del sole.
Lo studio ha dimostrato che i 4 ingredienti nei solari restano in circolo per almeno 24 ore dopo l’utilizzo della crema e la loro concentrazione nel sangue continua ad aumentare man mano che l’uso quotidiano persiste.
I 4 ingredienti “pericolosi”
Conosciamo meglio i 4 principi attivi ritenuti dannosi per la salute.
Avobenzone: è in grado di assorbire i raggi ultravioletti in un’ampia gamma di lunghezze d’onda. È un ingrediente solubile che, quando entra in contatto con l’acqua, forma composti organici tossici. Quindi il contatto con la pelle umida è un problema. Oltre che nei solari, è presente anche in molti rossetti, creme e altri cosmetici.
Oxybenzone: è usato soprattutto come foto-stabilizzatore. È stato però dimostrato che vanta un’elevata capacità di penetrare nella cute, stimolando la produzione di radicali liberi, potenziali causa di tumori, e comportando anche alterazioni al sistema endocrino. Da limitare l’uso o evitare completamente, consiglio valido soprattutto durante la gravidanza e nei bambini sotto i 2 anni di età.
Ecamsule: composto organico che presenta poco assorbimento percutaneo e piccoli effetti sistemici, quindi, rispetto ai precedenti, è considerato relativamente sicuro.
Octocrylene: filtro solare che fornisce protezione dalle radiazioni UVB e UVA corte. Tuttavia sembra essere un forte allergene, probabile causa di dermatite da contatto nei bambini e soprattutto dermatite da contatto fotoallergica negli adulti. Inoltre sembra che venga facilmente assorbito dalla pelle, stimolando la produzione di radicali liberi.
Leggere le etichette dei solari è importante
Quando acquistate un cibo, è buona norma leggere cosa lo compone, quindi i suoi ingredienti. Lo stesso vale anche per i cosmetici e in questo caso per i solari. Ecco allora alcune dritte per capire se stai per acquistare il solare giusto per te e la tua famiglia:
- il numero di Spf, ossia della protezione solare, più è alto, più sarà protettivo;
- raggi Uva e Uvb – bisogna scegliere una protezione solare che protegga da entrambi i tipi di raggi;
- filtri chimici e fisici – i primi sono realizzati in laboratorio e sono in grado di assorbire la luce ultravioletta, convertendola in raggi pericolosi per la pelle; i filtri fisici, invece, costituiscono la barriera che riflette i raggi solari e sono a base di biossido di titanio e ossido di zinco;
- i derivati di oli minerali e i petrolati, che sulla lista degli ingredienti compaiono scritti con i nomi mineral oil, petrolatum, paraffinum, possono essere irritanti e comedogenici;
- leggere l’Inci (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) di un cosmetico –da tenere in considerazione l’ordine degli ingredienti: i primi della lista sono quelli presenti in quantità maggiore all’interno della formulazione, mentre gli ultimi ingredienti presenti in etichetta saranno contenuti solamente in tracce od in piccole percentuali.