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Salute

Cos’è la poliposi nasale, come riconoscerla e combatterla

In genere di lieve entità, se non riconosciuta in tempo può peggiorare

In genere di lieve entità, se non riconosciuta in tempo può peggiorare. È la poliposi nasale, una patologia che colpisce tra il 2 e il 4% della popolazione, e che può essere risolta con pochi accorgimenti, per evitare interventi chirurgici. 9 su 10 pazienti con poliposi nasale grave rischiano di perdere l’olfatto e il gusto.

Motivo per cui è fondamentale capire di cosa si tratta, interpretare sintomi e cure. Sanofi ha per questo motivo organizzato la campagna di sensibilizzazione “Vinci contro i disagi della poliposi nasale”. Sul sito www.thenextbreath.it sono disponibili informazioni su sintomi, cause e fattori di rischio, ed è possibile individuare il centro di otorinolaringoiatria e allergologia più vicino.

Cosa sapere sulla poliposi nasale

La poliposi nasale si sviluppa come conseguenza di un’infiammazione cronica scatenata da una reazione immunitaria.

“La poliposi nasale è una condizione invalidante che riduce in maniera considerevole la qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti”, dichiara Laura Mastrorillo, presidente di FederAsma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti OdV. “L’ostruzione nasale, la scarsa ventilazione, i disturbi del sonno, la cefalea e le infezioni respiratorie sono disturbi gravi che necessitano di una presa in carico adeguata e multidisciplinare. Per questo ogni paziente deve essere indirizzato dal proprio medico di fiducia verso lo specialista competente che avrà il compito di monitorare la sua condizione e di stabilire, con l’aiuto dello pneumologo, dell’allergologo e, laddove necessario, dell’immunologo le terapie e i follow up necessari”.

“La rinusinusite cronica con poliposi condiziona significativamente la qualità della vita delle persone che ne soffrono, perché comporta gravi limitazioni in numerose attività quotidiane: dal lavoro, alla socializzazione, al sonno” - dichiara Simona Barbaglia, presidente di Respiriamo Insieme Onlus. “È assolutamente necessario quindi intensificare l’informazione e sensibilizzazione su queste patologie, in modo da fornire ai pazienti strumenti per cambiare la propria condizione ed accedere a centri specialistici che approcciano alla malattia in modo multidisciplinare garantendo una tempestiva e corretta diagnosi e l'accesso a farmaci innovativi che siano in grado di ridurre o evitare gli interventi chirurgici. Per raggiungere questo obiettivo l'Associazione già da tempo, ma ancor più intensamente nei prossimi mesi, sarà impegnata in progetti di awareness ed engagement proprio di questi pazienti”.

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