Il padel è lo sport più amato dagli italiani, per il secondo anno di seguito

Nonostante le limitazioni e i lockdown c’è uno sport che ha preso il sopravvento sugli altri e ha conquistato anche le persone meno sportive. Si tratta del padel, che si conferma per il secondo anno consecutivo lo sport più apprezzato e con cui molti si mettono alla prova.

Rispetto agli abbonamenti in palestra, decisamente in netto caldo, il padel registra numerosi iscritti (+274%) e non arresta la sua ascesa. A rivelarlo è una ricerca condotta da Sportclubby, la principale piattaforma per il booking di sport e benessere, usata da oltre 700mila sportivi in 800 strutture in tutta Italia.

È utile sapere che un iscritto su tre prima di novembre 2020 praticava altre discipline, come crossfit e pesistica. Il padel vanta una community digitalizzata: il 37% gioca 3-4 volte a settimana e più di 1 su 10 gioca quotidianamente, in alcuni casi weekend incluso.

Oltre al padel, gli altri sport di tendenza

Non solo padel, ci sono tanti altri sport che gli italiani preferiscono, e altri che invece convincono meno.

Chi effettua un abbonamento quest’anno punta molto sul tennis (+94%) oppure si preferisce giocare a calcetto; le prenotazioni dei campi sono raddoppiate (+122%).

Vanno bene anche le discipline che si svolgono in acqua, quindi in piscina, come l’acquagym e il nuoto, ma anche il calcio torna a essere una degli sport più praticati, soprattutto dai bambini.

Sono le palestre a soffrire di più con cali in varie discipline: crossfit, spinning e pesi. Ma anche le scuole di danza non se la cavano meglio, registrando un -21%.

Le regioni in cui si registrano più abbonati a diversi tipi di sport sono Toscana, Campania e Liguria, ma anche Lazio ed Emilia Romagna.

“Le difficoltà che sportivi e club hanno dovuto affrontare in questi due anni rischiano di pesare soprattutto tra le fasce più fragili della popolazione. In questo, app e strumenti digitali possono aiutarci ad invertire la rotta, facilitando l’accesso allo sport nella nuova normalità. Da una parte, occorre ripensare l’intero sistema sport italiano, con un occhio ad una popolazione che invecchia, ma che si è abituata a gestire ogni aspetto della propria vita da smartphone. Dall’altra, dobbiamo diffondere una cultura del movimento fin dalle più giovani generazioni, facilitando i genitori nell'avviamento sportivo dei propri figli. Sportclubby lavora fianco a fianco con centinaia di gestori di club proprio per rispondere a queste sfide, in un contesto in continua evoluzione” spiega Stefano De Amici, cpo e cofondatore di Sportclubby.