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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cura della persona

Luce blu di smartphone, tablet e pc: quali sono i rischi per la salute

Contribuirebbe a velocizzare l’invecchiamento cutaneo

La blue light, o luce blu di smartphone, tablet e pc comporta numerosi rischi per la salute delle persone che abusano dei device elettronici.

La luce blu, infatti, contribuirebbe a velocizzare l’invecchiamento cutaneo, favorirebbe l’insonnia e danneggerebbe gli occhi.

Interviene la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa e membro del comitato scientifico Aideco, che illustra i rischi per la salute della luce blu ma anche quali sono i vantaggi in ambito dermo-estetico.

Luce blu: i rischi

Non è stato dimostrato, ad oggi, che la luce blu da schermo provochi danni diretti alla pelle. Tuttavia è noto che la luce blu emessa dal sole generi stress ossidativo nella pelle. Sottolinea la dottoressa Vasselli che “la luce blu è coinvolta nei processi di iper-pigmentazione cutanea, soprattutto nei soggetti di pelle più scura (fototipi da III a VI) e può causare danni diretti agli occhi”.

In poche parole la luce blu contribuisce a velocizzare i processi di invecchiamento della pelle. L’esposizione alla luce blu può disturbare il nostro orologio interno con conseguenze sulla salute mentale e fisica. I led blu troppo intensi potrebbero essere maggiormente dannosi per bambini e anziani per quanto riguarda disturbi del sonno e ritmi circadiani.

Bellezza e luce blu 

Specifica la dottoressa Vasselli: “la luce blu è nota anche per alcuni suoi effetti benefici sulla pelle. Ad esempio ha dimostrato una certa efficacia, nel trattamento dell’acne grazie al suo potenziale attivo sulla componente batterica di questa patologia, oltre che blandamente antinfiammatorio sulla pelle. Non a caso per problemi come acne, couperose, vitiligine o psoriasi sono disponibili oggi specifici prodotti solari a sostegno del concetto di “foto-protezione dedicata”. Tali formulazioni permettono selettivamente il passaggio di bande specifiche di radiazioni, utili per il trattamento delle diverse affezioni cutanee. In presenza di acne, questi prodotti fanno passare una quota di luce blu, molto vicina all’ultravioletto, utile nella terapia del paziente acneico, così come una particolare porzione di Uvb, utili ad esempio per la terapia della vitiligine”.

Al momento in commercio è sempre più facile trovare prodotti cosmetici anti luce blu, che forniscono una protezione a un fattore ancora poco noto.  

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