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Giovedì, 25 Aprile 2024
Alimentazione

Coldiretti: ecco quali sono i 10 alimenti più pericolosi per la salute

Comprende esclusivamente alimenti importati, il più delle volte irregolarmente, perché contaminati da sostanze illegali nel nostro Paese

Una vera e propria blacklist quella stilata da Coldiretti, che segnala quali sono i 10 alimenti più pericolosi per la salute di ognuno di noi. Ma perché? La lista nera si compone di cibi contenenti residui chimici e pesticidi, perlopiù.

La Blacklist 2020 di Coldiretti è stata realizzata sulla base degli ultimi rapporti elaborati dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) sui Residui dei Fitosanitari in Europa e dal Ministero della Salute sul “Controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari degli alimenti”.

Questa comprende esclusivamente alimenti importati, il più delle volte irregolarmente, perché contaminati da sostanze illegali nel nostro Paese.

Come sottolinea Coldiretti, i risultati delle analisi evidenziano come questi alimenti risultino ben 3 volte più pericolosi dei prodotti di origine nazionale: i campioni irregolari riguardano infatti l’1,9% per i prodotti alimentari testati e importati in Italia, contro lo 0,6% dei prodotti di origine nazionale non conformi ai limiti di legge consentiti.

La situazione diventa ancora più grave per gli alimenti di origine extracomunitaria, per i quali la percentuale di irregolarità secondo l’Efsa sale al’5,8%, ben otto volte superiore ai prodotti Made in Italy.

Per evitare di mangiare qualcosa di contaminato, dunque, è meglio preferire cibi di provenienza italiana; per la maggioranza degli alimenti in vendita, infatti, esiste l'obbligo di indicare il Paese di origine in etichetta.

Coldiretti Blacklist 2020

  1. Peperoncini piccanti della Repubblica Dominicana e dell’India. Sono contaminati da pesticidi irregolari con una percentuale del 20% (Dicofol, Acephate, Permethrin, Chlorfenapyr e Methamidophos).
  2. Bacche di Goji della Cina, contaminate da pesticidi irregolari con una percentuale del 13% (Carbofuran).
  3. Riso del Pakistan, contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale del 12.5% (Acetamiprid e Tricyclazole).
  4. Melograni della Turchia, al quarto posto della classifica Coldiretti, con quasi un campione irregolare su dieci: la contaminazione da pesticidi riguarda infatti il 9,1% dei campioni testati (Prochloraz, Acetamiprid, Cypermethrin e Boscalid).
  5. Tè della Cina, contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale dell'8,3% (Buprofezin, Imidacloprid e Lufenuron).
  6. Okra dell’India, che sembra una piccola zucchina, presenta una percentuale di campioni irregolari del 6,7% (Acephate).
  7. Dragon fruit dell’Indonesia, o pitaya, risulta contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale del 6,7% (Isoprothiolane e Cypermethrin).
  8. Fagioli secchi del Brasile, presentano una percentuale di campioni irregolari del 6% (Fenpropimorph, Procymidone, Acephate, Propoxur, Methamidophos e Chlorpropham).
  9. Peperoni dolci dell’Egitto, godono di un regime agevolato a dazio zero (come le olive) da parte dell’Unione Europea. Tra i campioni esaminati, il 3,8% è risultato irregolare, data la presenza di Flusilazole, Clofentezine, Propiconazole, Propiconazole, Chlorpyrifos e Formetanate.
  10. Olive da tavola dell’Egitto, contaminati da pesticidi irregolari con una percentuale del 3,7% (Profenos).

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