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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il Wwf al Comune: "Sbagliato ricorrere al consiglio di Stato per l'asilo in via della Fornace Bizzarri, meglio perdere il finanziamento"

La sezione Pescara-Chieti torna a puntare il dito contro le scelte dell'amministrazione ritenuta sorda alle richieste dei cittadini e torna a chiedere che si trovi una soluzione alternativa recuperando il patrimonio esistente

“È sempre meglio rinunciare a un finanziamento piuttosto che utilizzarlo a danno del tessuto urbano”. A pochi giorni dalla sentenza con cui il Tar (Tribunale amministrativo regionale) ha detto “no” all'asilo nel parco di via della Fornace Bizzarri il Wwf Chieti-Pescara che ha sostenuto i cittadini nella sua battaglia, ribadisce quanto già detto in occasione di uno dei sit-in cui ha preso parte. Critica dunque l'associazione verso la scelta dell'amministrazione di procedere con il ricorso al consiglio di Stato come annunciato subito dopo aver appreso della sentenza dai vertici di Palazzo di Città.

Giorni di attesa prima di commentare, spiega il Wwf, perché la speranza era quella che “l’amministrazione municipale potesse prendere atto della volontà contraria della popolazione corroborata dal pronunciamento dei giudici e decidere di percorrere un’altra strada”. Così non è stato e la volontà di andare avanti con il ricorso che per la sezione locale del'associazione è “una scelta inappropriata, perché contraria agli interessi di un nutrito gruppo di cittadini e della qualità della vita in quell’area: i servizi ecosistemici forniti dal verde e dalla biodiversità urbana sono cruciali per la salute e il benessere di tutti e il verde pubblico non dev’essere mai sacrificato, meno che mai con i cambiamenti climatici in atto. Sarebbe dunque ben più opportuno – ribadisce il Wwf - cercare una soluzione alternativa, magari recuperando spazi già cementificati per scongiurare ulteriore consumo di suolo (com’è nello spirito dei fondi pnrr-piano nazionale di ripresa e resilienza) piuttosto che insistere su una linea dannosa e sgradita”.

“Una scelta sbagliata, come sancito anche dalla sentenza, perché in quel luogo esiste un parco a suo tempo realizzato spendendo soldi. Insistendo con la via giudiziaria, oltre al rischio di una nuova sconfitta, il Comune sembra avviarsi su una questione di principio che non ha alcun senso: l’interesse di tutti è ottenere il meglio per Pescara – si legge ancora nella nota diffusa -. Ben venga, dunque, se si individua una soluzione per realizzare il nuovo asilo senza danneggiare il verde esistente, ma se ciò fosse impossibile sarà bene tenere a mente che è meglio rinunciare a un finanziamento piuttosto che spenderlo a ogni costo, con una visione miope, arrecando danno al tessuto urbano. Qualche anno fa il Comune di Pescara seppe, con voto unanime dei consiglieri molti dei quali sono ancora oggi in carica dire no al progetto Prusst-Città lineare della costa risparmiando a Pescara interventi a forte rischio di negativo impatto ambientale con una lungimiranza che sarebbe opportuno ritrovare anche oggi”.

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