Il Wwf Abruzzo sulla riserva diga di Alanno: "Non è gestita dalla nostra associazione da tantissimi anni"
Filomena Ricci, presidente Wwf Abruzzo e delegato Wwf Italia, da noi raggiunta replica in merito alla situazione della riserva naturale della diga di Alanno
L'oasi della diga di Alanno non è gestita da tantissimi anni dal Wwf Abruzzo, che dunque non ha alcuna responsabilità circa l'abbandono e il degrado nell'area. A dirlo la presidente del Wwf Abruzzo e delegato Wwf Italia Filomena Ricci, da noi contattata dopo la denuncia del comitato di residenti che protesta per le condizioni in cui si trova l'area. Oltre al degrado e all'abbandono, infatti, viene lamentata la presenza incontrollata di cinghiali che danneggiano anche le colture degli agricoltori della zona:
"Il Wwf Abruzzo non gestisce quell'area naturale da tantissimi anni, e dunque non è colpa nostra se vi è una situazione incontrollata. Anche la presenza di vecchi cartelli e segnaletica mai rimossa è fuorviante e si dovrebbe procedere da tempo alla rimozione."
Il comitato aveva chiesto una riqualificazione dell'area con la realizzazione di sentieri natura e di percorsi che possano attirare gli utenti a frequentarla, oltre alla pulizia e alla gestione degli ungulati che costituiscono un pericolo per i cittadini.