VIDEO | Coppia pescarese ospite del programma di Raiuno "Vieni da me" di Caterina Balivo
I coniugi Donato Berardinucci e Catia Tontodonati sono stati invitati al programma "Vieni da me" condotto da Caterina Balivo
Una storia commovente che è stata resa pubblica grazie al racconto in tv di Donato e Catia, una coppia di Pescara protagonista oggi pomeriggio, 3 gennaio, su Rai Uno nel corso della trasmissione "Vieni da me". Si è parlato di adozioni e di malattie genetiche rare che hanno condizionato la vita e l'esistenza della loro famiglia composta anche tre figli ormai grandi. Da circa quattro anni, nella loro casa, è stata accolta con tutto l'affetto possibile una piccola loro parente affetta da gravi patologie congenite. Rispondendo alla richiesta del Tribunale di prendere in affido la nipotina Antonella, colpita da due rare malattie invalidanti, i coniugi Berardinucci non hanno avuto esitazioni.
La decisione
La piccola, che oggi ha quasi sei anni, soffre della "Sindrome da duplicazione cromosomica xp 11 23 e xp 11 22" riscontrata soltanto su dodici bambini al mondo. Un'anomalia nel dna che provoca ritardi cognitivi e problemi motori, aggravati anche da una forma di epidermosi bollosa che rende la pelle sottile e fragile. In studio, durante la diretta televisiva, i due genitori adottivi hanno raccontato con un filo di commozione tutto lo stravolgimento della loro vita, ormai concentrata sulle cure e le attenzioni riservate ad Antonella, e sulla loro battaglia per incentivare la ricerca scientifica a focalizzare gli studi sulle cause scatenanti di queste patologie.
Grazie all'amore ricevuto, oggi la piccola conduce un'esistenza apparentemente normale, fatta di scuola e di comportamenti affettivi che l'aiutano a socializzare e a migliorare le già compromesse capacità fisiche e mentali. La storia esemplare di questa famiglia di Pescara è servita a far capire quanto sia importante donarsi al prossimo e aiutare chi ha più bisogno di noi, oltre a mettere in evidenza quali siano in realtà i veri problemi verso i quali dobbiamo provare sensi di angoscia e compassione.
