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Via Pantini, Mascia replica alle critiche: "Ridaremo alla città 22 ettari di verde"

L'assessore comunale ai lavori pubblici invita a guardare il progetto nel suo complesso: "E' la più grande azione ambientale mai promossa, accorperemo la riserva, ripiantumeremo e ai Colli avremo un bosco nel cuore di Pescara"

“Questa è una delle operazioni ambientali più importanti per la storia di Pescara perché quella strada consentirà di raggiungere un risultato storico: l'accorpamento di tre comparti della riserva dannunziana, il 3 il 4 e il 5 grazie alla cancellazione di un pezzo di strada della Bonifica che è un vero detrattore ambientale. Strada che diventerà una di campo e percorribile all'interno della riserva: ridiamo a Pescara e i pescaresi 22 ettari di polmone verde”. Con queste parole l'assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Albore Mascia replica alle critiche sollevate dopo la ripartenza del cantiere di via Pantini che a maggio fu fermato da un esposto presentato dalle associazioni ambientaliste che lamentavano la mancata tutela di un'area boschiva di pregio. Vicenda che si concluse con un'indagine dei carabinieri forestali e una sanzione oggi sanata, come previsto da un emendamento di modifica alla legge forestale regionale contenuta nell'articolo 31 bis. “Una modifica – tiene a sottolineare Mascia – che non è stata fatta per noi dato che la Regione assume delle determinazioni che sono nelle sue competenze e che valgono per tutto il territorio regionale”.

L'invito è quindi quello di guardare al progetto nel suo complesso, sottolinea, perché proprio in forze delle prescrizioni previste dalla legge regionale i lavori che oggi interessano via Pantini si tradurranno nella ripiantumazione di 176 piante giovani, ma adulte nell'area. Un intervento che, sottolinea replicando alle critiche per cui l'abbattimento di oggi non aiuterà a far rinverdire uno dei comparti della riserva maggiormente devastati dall'incendio dell'agosto scorso (il comparto 5), assolverà invece proprio a questa funzione. “Oltre a queste mille piante saranno piantumate in una zona che è stata abbandonata per 40 anni a ridosso del cimitero dei Colli. Alcune saranno anche fitocelle, piante giovani: questo vuol dire che da qui a vent'anni creeranno un bosco all'interno della città, un'azione che abbatterà la dispersione di anidride carbonica nell'ottica della sostenibilità”. Per l'assessore il modo in cui va guardata l'intera operazione portata avanti è diametralmente opposto a quella di chi ci vede la volontà di “distruggere” e non di far rinascere anche perché, dice ancora, “rimedieremo alla divisione della riserva dannunziana”. Sulla questione inerente il progetto stesso ritenuto dal coordinamento Salviamo gli alberi di Pescara sbagliato, aggiunge: “è iniziato tutto nel 2018 ed è passato attraverso due amministrazioni. Fu validato e fece tutti i passaggi amministrativi per accedere al finanziamento. Finanziamento che viene dal bando delle periferie 2018/2019: se non fosse stato valido non lo avrebbe ottenuto né avrebbe portato a termine l'iter procedurale. Noi abbiamo proseguito in quella direzione e ricordo che a suo tempo ebbe il placet delle associazioni ambientaliste all'epoca coinvolte”. Infine la rotatoria con cui dovrebbe concludersi il cantiere di via Pantini che non corrisponderebbe a quanto previsto dal piano regolatore: “é nel progetto e serve a snellire il traffico non con i semafori che rappresentano un momento di sosta e di inquinamento. Se dovranno essere fatte delle modifiche per andare incontro alle esigenze dei residenti e della zona, si faranno”.

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