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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ancora a rischio i posti di lavoro nella casa albergo "La Pineta": ora si va dal prefetto

A chiedere l'apertura di un tavolo i sindacati dopo un primo licenziamento e l'ancora concreto rischio di perdita dei diritti acquisiti per i 75 operatori della struttura

Ci si sarebbe dovuti rivedere a settembre per verificare che quanto promesso era stato mantenuto. A neanche un mese dall'incontro del 26 maggio però, riprende con forza lo stato di agitazione dei dipendenti della casa albergo “La Pineta” con i sindacati che, alla fine, hanno deciso di chiedere l'intervento del prefetto perché si apra un tavolo urgente cui si siedano, oltre che loro e una rappresentanza degli operatori della struttura, anche l'Inps che ne è proprietaria, e la Rti che ne ha rilevato la gestione.

Una vertenza apertasi da tempo nei confronti dei nuovi gestori per cui si chiede la tutela dei posti di lavoro, ma anche la tutela dei diritti acquisiti in termini di ore di lavoro dagli stessi e il rispetto della clausola sociale. Con l'annuncio di nuovi ingressi nella struttura si era detto che di perdite di posti di lavoro non ce ne sarebbero state, ristabilendosi l'equilibrio economico-finanziario, e che anche gli altri diritti dei lavoratori, oltre che degli ospiti cui va garantita l'efficienza dell'assistenza, non sarebbero stati toccati. Qualcosa però non è andato come previsto: un licenziamento c'è stato e il rischio della perdita dei diritti permane. Per questo le segreterie provinciali Fp-Cgil, Fials, Filcams Cgil e Fisascat Cisl per voce rispettivamente di Massimo Di Giovanni, Gabriele Pasqualone, Attilio Petrella e Marcella Carletti, hanno deciso di chiedere alla fine l'intervento del prefetto ritenendo “contraddittorio e ingiusto”, sottolinea Di Giovanni, che “la casa del welfare, cioè l'Inps, permetta ai propri gestori di non tutelare lavoratori e lavoratrici nel cambio di appalto”.

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